Sono pochi gli artisti nel tango in grado
ancora di sorprendermi ed emozionarmi. Tra questi rientra sicuramente nell’olimpo
del mio gradimento personale, ma ritengo tale giudizio condivisibile da molti,
una orchestra straordinaria, Solo Tango.
Li ho riascoltati di recente al
Festival Tango World in Venice e sono rimasto letteralmente abbagliato dalla
bellezza e dalla pulizia del loro suono. Due serate all’insegna di un
repertorio non ripetitivo che ha abbracciato alla perfezione l’intera storia
del tango. Quattro giovani talenti russi, mai fuori le righe, misurati, dotati
di una tecnica straordinaria , non è algida esecuzione accademica, che si fanno
alfieri di una tango renaissance che
vede la stella polare puntare dritto verso la Russia e l’Est Europa.
La sensazione
più incredibile, riferitami anche da molti tangueri presenti alla milonga, è
quella di ascoltare un cd. Perfetto. Nella interpretazione personale, perché la
Solo Tango Orquesta rivisita i brani, c’è
una classicità non manierista, ma che seduce il pubblico costringendolo a scendere in pista ed a
ballare Invierno, come se fosse davvero l’orchestra di Canaro a suonare. Spesso
il pubblico si innervosisce e preferisce non ballare in milonga quando suona
una orchestra. Generalmente perché c’è il proliferare di orchestre non all’altezza
o con un repertorio non ballabile di piazzolliana memoria.
Con Solo Tango invece
è impossibile rimanere incollati alla sedia, la proposizione in tande inoltre
garantisce una ballabilità al 100% e ,più di una volta mi è capitata la
sensazione di trovarmi al centro della ronda de ases, poker dei brani indimenticabili
– simbolo di un’orchestra, da D’Arienzo a Canaro passando per Biagi.
Vedere ragazzi così giovani mettere al
servizio della milonga, del suo pubblico, dei ballerini il proprio talento e la
propria passione, mi riempie di gioia, perché intravedo il futuro del tango, di
un linguaggio universale che da Buenos Aires trova linfa vitale in Europa e con
orgoglio assolutizza il suo messaggio. Un linguaggio che non ha bisogno di
parole, ma che traduce le sensazioni con la musica. Ed in questo i Solo Tango
sono dei maestri assoluti.