Comicitá americana pungente e ricca di humour nero allo storico Teatro dell'Avogaria, Venezia, Dorsoduro 1607, Corte Zappa. Martedí prossimo, 9 dicembre 2014, ore 21.00, nell'ambito de i "Martedí dell'Avogaria", rassegna teatrale che porta in laguna alcuni fra gli spettacoli più interessanti della nuova scena drammaturgica nazionale, va in scena "Una serata adulta" della Compagnia Teatrale Le Piccole Cose. Gli attori Alice Corni e Jacopo Zerbo, con la regia di Flavia de Strasser presentano cinque corti teatrali tratti dai celebri racconti di Shel Silverstein, un mito della cultura underground a stelle e strisce. Poeta, drammaturgo, compositore, paroliere, musicista, illustratore. Le sue canzoni sono state cantate da Mick Jagger, sua la colonna sonora di Thelma e Louise, nel curriculum un grammy award con "A boy named Sue" interpretata da Johnny Cash.
"Una scarpa da tennis", "Il miglior papa'", "La scialuppa sta affondando", "Wash and dry" e "Willie il cieco e il cane parlante": sono questi gli sketch in programma all'Avogaria, inediti in Italia, che presentano i tratti salienti dello stile di Silverstein, sarcastico, politicamente scorretto, irresistibilmente infantile. La sua comicità è quella delle vignette che lo hanno reso celebre, capace di giocare con il dialogo fino a far cadere le maschere dei ruoli e delle convenzioni sociali. Le situazioni sono quotidiane, quasi schizzi per un’improvvisazione tra amici. E’ proprio questa familiarità di tematiche e luoghi comuni che l’autore riesce a usare al meglio: la rassicurante banalità del conflitto tra esseri umani (e a volte tra esseri umani e animali). Una sottile vena maschilista, per cui Silverstein ha subito non poche critiche, controbilancia l’inspiegabile corrodersi e corrompersi dei ruoli femminili, aprendo brecce di vulnerabilità inaspettata. I personaggi sono macchiette. La coppia borghese, leggermente tradizionalista, quasi sempre ipocrita. La famiglia adorata e detestata insieme, frutto di pesantissimi quanto esilaranti traumi psicologici. I rapporti tra cliente e negoziante, tanto educati, quanto pericolosi nel momento in cui diventano vere e proprie lotte di potere tra chi dà il servizio e chi lo riceve. E poi un popolo di emarginati, che non si sa se siano di tutti i più sfortunati o semplicemente in più “a ritmo” con l’andamento incerto, crudele, ironico, della vita.
L’Associazione Teatro a l’Avogaria, nasce nel 1969 dalla passione e dalla tenacia di Giovanni Poli, già fondatore del Teatro Universitario Cà Foscari di Venezia, e dagli esordi si pone come laboratorio di ricerca che coniuga un metodo d’improvvisazione teatrale tra la Commedia dell’Arte e le Teorie dell’Avanguardia. In più di quarant’anni di attività ha prodotto oltre sessanta spettacoli tra cui la “Commedia degli Zanni” rappresentata con successo sui più importanti palcoscenici internazionali. Riconosciuta come uno dei centri di formazione professionale di riferimento nel Triveneto, ogni anno organizza corsi, dedicati ad appassionati e professionisti, su discipline quali recitazione, Commedia dell’Arte, dizione, storia del teatro, canto, tecnica dell’interpretazione.
Gli spettacoli della Rassegna “I Martedì all’Avogaria”, ore 21.00, su prenotazione telefonica ai numeri 0410991967-335372889 , avogaria@gmail.com