lunedì 3 febbraio 2014

Andrea Dedo' : Oggi i tangueri, almeno quelli che ballano da più tempo, conoscono molte più orchestre ed un pò di storia. Trovo sempre più frequentemente durante le serate ascoltatori attenti. E per noi DJ è sicuramente molto più stimolante!





Una nuova puntata del nostro tour alla scoperta dei TangoDj internazionali.  Questa volta l'appuntamento é con Andrea Dedò che affronta la consolle sempre con il piglio dell'improvvisazione jazz, retaggio del suo passato da musicista. Come ci racconta: " Adoro improvvisare, ero un jazzista prima e l'improvvisazione ce l'ho nel sangue. Per me è l'unico modo per fare una serata davvero eccezionale. Capire i gusti dei ballerini in pista tanda dopo tanda e fargli ballare la migliore musica che ti viene in mente in quella sera in quel momento! Questa è la mia sfida ogni sera, altrimenti dove sarebbe il divertimento a fare il DJ? Ovviamente devi sempre avere più di un asso nella manica da giocarti, l'improvvisazione deve essere consapevole, non è un puro azzardo!". Buona lettura.



I tuoi inizi. Presumo come tutti che il tuo primo approccio sia stato con la pista. Cosa ti ha spinto a fare il salto in consolle? Una scelta ponderata o é stato frutto della casualità?
Si ovvio il mio approccio al tango è stato con la danza, ho iniziato a musicalizzare quando con Helga, la mia compagna di vita e di tango abbiamo aperto La Milonga di Camila a L'Aquila, è stato allora che ho iniziato a cimentarmi. Fortunatamente avevo già un buon background musicale, a quel tempo facevo il musicista,  che mi ha aiutato molto all'inizio, ed una buona collezione di dischi presi a Buenos Aires e da un pò di amici.
Mi è subito piaciuto e da lì ho iniziato a studiare!

Ai tuoi esordi quali erano i gusti dei tangheri? Ci sono differenze significative con la scena attuale?
Più che differenza di gusti, noto una differenza di "cultura tanguera". Prima i ballerini conoscevano tre o quattro orchestre e a malapena le distinguevano tra loro all'ascolto. Oggi i tangueri, almeno quelli che ballano da più tempo, conoscono molte più orchestre ed un pò di storia. Trovo sempre più frequentemente durante le serate ascoltatori attenti. E per noi DJ è sicuramente molto più stimolante!

Ricordi la tua prima serata in consolle?
Si certo! E' stato emozionante! Così come il mio primo festival... La prima volta è sempre la prima volta, con le sue ansie, le sue paure, le sue scoperte! 

Dalla difficoltà della ricerca dei brani su cd spesso masterizzati, all'esplosione del web , e la conseguente relativa facilitá nel reperire la musica. Secondo te questo cambiamento epocale ha cambiato il modo di lavorare del DJ?
Assolutamente si, ora è più facile reperire musica ed anche di buona qualità. Non solo, i DJ o aspiranti tali oggi hanno anche un maggior accesso ad un innumerevole mole di informazioni per studiare ed approfondire le proprie conoscenze musicali. La tecnologia ora offre un'affidabilità maggiore nonchè una maggiore trasportabilità. Vuoi mettere la comodità di viaggiare con un notebook piuttosto che con un valigione pieno di cassette come faceva il mitico Felix Picherna! Purtroppo noi seppur con mezzi più avanzati, non raggiungeremo mai il suo fascino e la sua maestria, di Felix ce n'è uno solo! 

Quando costruisci mentalmente la tua serata? Molto tempo prima, durante il viaggio per arrivare in milonga, oppure improvvisi attimo per attimo?
Assolutamente live! Adoro improvvisare, ero un jazzista prima e l'improvvisazione ce l'ho nel sangue. Per me è l'unico modo per fare una serata davvero eccezionale. Capire i gusti dei ballerini in pista tanda dopo tanda e fargli ballare la migliore musica che ti viene in mente in quella sera in quel momento! Questa è la mia sfida ogni sera, altrimenti dove sarebbe il divertimento a fare il DJ? 
Ovviamente devi sempre avere più di un asso nella manica da giocarti, l'improvvisazione deve essere consapevole, non è un puro azzardo!


Ti é mai capitato di annoiarti durante una serata, di aver compreso tardivamente che forse quella milonga non riusciva a darti le giuste motivazioni e non vedevi l'ora di finire?
Fortunatamente mi è successo una sola volta di annoiarmi terribilmente mentre mettevo musica e spero non mi ricapiti mai più come quella volta. Una serata assurda, ho provato a mettere ogni tipo di tanda, D'Arienzo, Di Sarli, Troilo, Canaro, etc... e nessuno ballava, tutti mi guardavano, ho messo allora come cortina un pezzo dei Gotan Project, un tipo alle mie spalle dice "ohhh finalmente inizia la serata" e tutti hanno iniziato a ballare... Volevo morire! Davvero una serata da dimenticare.

Accetti sempre tutto quello che ti propongono o cerchi di fare una selezione preferendo location affascinanti e serate con amici?
Se c'è una cosa che mi dà veramente fastidio, è una milonga organizzata male, infatti cerco di evitarle come la peste! Per il resto, pur preferendo certi tipi di eventi come festival e maratone dove il livello sia di ballo, sia energetico è più alto, mi piace confrontarmi nelle situazioni più diverse. Se poi ci sono amici intorno a me è sempre più divertente!

Come definiresti il tuo stile? Si é evoluto nel tempo ? Ed in quale direzione? Cosa può influenzarti in una serata, il pubblico, i ballerini, l'acustica della location, la durata della tua performance…
Il mio stile è energetico! Mi piace creare una sorta di elettricità nella milonga, cerco di creare un'atmosfera per cui vorresti ballare tutte le tande! E' il mio obiettivo tutte le sere.
Sicuramente il mio stile si è evoluto, si sta evolvendo e si evolverà...non mi piace la staticità. Ora sicuramente è uno stile più completo che in passato, che si basa su una maggiore esperienza e conoscenze personali più solide.

Spesso capita in alcuni eventi di condividere la serata con un/a collega. Preferisci lavorare generalmente da solo, o se in coppia con chi hai feeling? Oppure, ami il brivido di sperimentare con un collega mai ascoltato fino ad allora?
A volte è divertente altre meno. Molto dipende con chi condividi la consolle. Se non c'è intesa, o peggio si fa a gara a chi mette la tanda più cool, meglio musicalizzare da solo. Hai più sfumature, puoi gestire meglio la pista e l'onda emozionale.

Se qualcuno ti chiede il nome di una traccia gliela dici, magari consigliando il cd dove é inclusa, oppure lo inviti ad avventurarsi in una faticosa ricerca?
Si perchè no, la conoscenza va condivisa sempre, non può che far bene al tango! E poi l'nteresse dei ballerini per un brano o un'orchestra che hai appena messo è quasi sempre sintomo di apprezzamento, per cui non può far che piacere. Spesso quando ho un proiettore a disposizione, proietto anche l'orchestra che sta suonando e quella che suonerà. E' una cosa che piace sia ai principianti che così iniziano a riconoscere le orchestre, sia ai ballerini più smaliziati che iniziano a pensare al prossimo partner da mirare!

Il pubblico ti molesta in consolle con richieste assurde. Cerchi di accontentarlo oppure fai capire chiaramente che non sei un jukebox?
Solitamente mi piace accontentare la gente, credo faccia parte della capacità di ascolto che ogni musicalizador dovrebbe avere. Ovviamente non cedo a richieste assurde, alle quali ho una serie di risposte pronte nel cassetto, tipo: "Mi spiace non sono autorizzato a mettere tango elettronico"!

Ti piace ballare ed ascoltare i tuoi colleghi, gustare le selezioni altrui e stili differenti dalle tue esecuzioni?
Ovvio! Vado a ballare spesso e mi piace ascoltare DJ differenti, purchè degni di questo nome. Mi piace sentire come costruiscono una tanda e come le mettono in sequenza per far ballare la milonga. S'impara molto ascoltando!

Ritieni che il modo di musicalizzare sia differente per macroaree geografiche ? Argentina, Nord Europa, Est Europa, Mediterraneo… o tutto il mondo é paese?
Penso che più che per aree geografiche, ci siano differenze per "credo religiosi": milongueri, maratoneti, moderni, etc... ci sono DJ che mettono musica in Italia esattamente come a Buenos Aires.  Mi piace molto l'est Europa, perchè da quelle parti studiano molto più di noi la storia e la cultura del tango e prediligono più che in Italia i tanghi dell'epoca d'oro, senza esagerare nè con musica moderna nè con troppa musica anni '30. 

Ti piacerebbe avere un locale solo per te, arredarlo con l'impianto adeguato ai tuoi desideri, cercare di creare un'onda che ti soddisfi oltre a suonare quando ne hai voglia e creare un calendario di eventi a misura dei tuoi gusti?
Fortunatamente già lo faccio! Oltre alla Milonga di Camila che oramai gestisco da anni. Organizzo l'International L'Aquila Tango Festival & Marathon per cui posso soddisfare tutte le mie fantasie organizzative!

Le classiche domande a bruciapelo, vietato non rispondere: Tre orchestre che non possono mancare in una serata.
I classici son sempre i classici: Troilo, D'Arienzo e Di Sarli

Le tue tre orchestre preferite, che possono essere anche diverse dalle precedenti.
Diciamo le 3 mie orchestre del momento, fra un mesetto ti cambio la risposta... ;)
Troilo, Calò, Pugliese

Suggerisci una tanda di tango strumentale, una tanda di tango con cantante, una di vals ed una di milonga

Con Cantor: Troilo - Fiorentino
Te aconsejo que me olvides - Toda mi vida - Tinta Roja - Yo soy el tango

Strumentale: Pugliese
La Rayuela - La tupungatina - Nochero soy - Pata ancha

Vals: Biagi - Falgas/Ibañez
El ultimo adios - Viejo Porton - Lejos de ti - Dichas que vivì

Milonga: Laurenz
La vida es una milonga  - Milonga compadre - Yo soy de San Telmo

Quali sono le tre orchestre o cantanti che non sopporti?
Non esistono! In realtà ho dei gusti molto vari ed ogni orchestra ha qualche particolarità da scoprire. Quel che oggi non tanto mi garba son sicuro che domani mi piacerà...i gusti cambiano e si ampliano!
Se proprio devo rispodere, non adoro le voci femminili, tranne rare eccezioni. L'unica cosa che non sopporto è il tango elettronico ed il cosiddetto no-tango. Se me lo fai ascoltare in salotto o nell'autoradio della macchina può andar bene, ma se lo sento in milonga posso diventare cattivo! Hihihihi ;) 

Quale é l'orchestra più sottovalutata dal grande pubblico e quale la più sopravvalutata?
Domanda difficile! Credo che le mode del momento giochino un bel ruolo in questo. Qualche anno fa l'elettronica era supervalutata, per poi arrivare a rendersi conto che era una musica veramente povera in confronto alle grandi orchestre del passato. Oggi credo si stiano sopravvalutando almeno in alcune zone, le orchestre anni 30, alcune delle quali semi-sconosciute, ed in tanti ci chiediamo se sono tali ci sarà un perchè?!   
Canaro forse è un pò sopravvalutato, alla gente piace molto perchè è ritmicamente semplice da ballare ed ha delle melodie molto orecchiabili, che colpiscono. Ci sono pezzi bellissimi per carità, ma credo sia messo in playlist un pò troppo. Mi piacerebbe sentire più spesso invece Laurenz, ed anche Troilo. 


Le tue tre serate top ( a giudizio tuo ovviamente…)
1. Un ricordo recentissimo, una serata davvero incredibile al Remolino DJ festival
2° e 3° posto a parimerito International L'Aquila Tango Festival (forse sono un pò di parte ;)) ed un'altra serata straordinaria al Festival Tango D'amore ad Odessa.

Siamo meno seri: i dj rimorchiano ? Quante storie hai avuto con i tuoi colleghi?
Diciamo che il DJ, se è un buon DJ può riscuotere il suo successo! 
Una volta mi è capitato a fine serata di avere una fila dietro la consolle di ragazze che mi abbracciavano e ringraziavano della bella musica... mi son dato dei pizzicotti sulle guance per essere sicuro non fosse un sogno! ;)


Ciao Sabino un abbraccio! ;)

Sito:
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