domenica 4 settembre 2011

Memento , Il labirinto della memoria by Nolan


Un gioco affascinante fra labirinti temporali, immagini che si rincorrono e frammentano il plot narrativo. Una trama quasi nulla che si avvicina al noir ma, sembra perdere man mano che si susseguono le scene la propria memoria. E questo esercizio stilistico coinvolge sia il protagonista, un bravissimo Guy Pearce, che lo spettatore.

La trama, se di trama si può parlare, narra di un uomo misterioso che sfoggia abiti firmati e guida lussuose auto girovagando peró tra anonimi motel, inseguito da uno tipo nell'ombra che ne controlla le mosse. Ma anche lo stesso Leonard, questo il nome del protagonista, cerca in tutti i i modi di segnare ogni sua minima azione, appuntandone i contenuti o scrivendoli sul proprio corpo a guisa di una ancestrale body art. La risposta deve essere tutta nella sua mente, che peró dimentica in fretta, cancellando di colpo ogni ricordo e costringendo all'iterazione.

Un puzzle che va costruito nel presente da integrare con fatica attraverso i tasselli del passato. Christopher Nolan, il regista diabolico di questo film di fine millennio, schiavizza lo spettatore all'immagine ed alla narrazione avvitandolo in una lettura alquanto ardua. Lo sforzo mnemonico come sintassi necessaria a scardinare una trama sulla superficie esile , ma nel profondo densa, ed occultante un torbido segreto.

Ricordare per non dimenticare.


Nessun commento: