Il nostro viaggio prosegue con uno dei dj di culto nella scena europea. La sua presenza segna alcuni fra gli eventi più affascinanti del panorama internazionale. Una profonda ricerca, che prosegue ininterrottamente dagli esordi, indirizzata sempre nell'ottica di far ballare la pista. Giuseppe Caputo dalle innumerevoli consolle ove é protagonista trasmette la sua grande passione verso il tango all'insegna di una scossa adrenalinica, i cui brividi transitano dal DJ al pubblico. Ed allora, scopriamo i segreti e le sensazioni di uno dei nomi più "caldi"del tango djing.
I tuoi inizi. Presumo come tutti che il tuo primo approccio sia stato con la pista. Cosa ti ha spinto a fare il salto in consolle? Una scelta ponderata o é stato frutto della casualità?
Si, il primo approccio é stato con la pista ma la musica mi ha incantato dalla prima volta che ho visto ballare tango . L’interesse di scoprire l’immenso universo della musica tango é cresciuto progressivamente, comprando anche CD e ascoltando tango a casa per serate intere e facendo attenzione in milonga, cercando di indovinare le orchestre. Tutto cio ‘ alla base deve essere una passione, nient’altro.
Ai tuoi esordi quali erano i gusti dei tangheri? Ci sono differenze significative con la scena attuale?
Credo che ora ci sia una cultura maggiore da parte dei ballerini , il che mette alla prova maggiormente i Djs. Il ruolo di questi ultimi é di far ballare la gente, ma anche proporre musica di loro gusto.
Ricordi la tua prima serata in consolle?
Al Colectivo , nota milonga parigina. Ho provato per la prima volta la piccola « frustrazione » , che ho sempre alla fine di un dj set, di non aver passato tanta musica che mi piace perché non c’é stato il tempo, anche dopo 9 ore...
Dalla difficoltà della ricerca dei brani su cd spesso masterizzati, all'esplosione del web , e la conseguente relativa facilitá nel reperire la musica. Secondo te questo cambiamento epocale ha cambiato il modo di lavorare del DJ?
Dalla difficoltà della ricerca dei brani su cd spesso masterizzati, all'esplosione del web , e la conseguente relativa facilitá nel reperire la musica. Secondo te questo cambiamento epocale ha cambiato il modo di lavorare del DJ?
Io credo in un principio : benvenga la facilità di accesso alla musica, perché tanto non é la quantità posseduta a fare il bravo Dj, ma la qualità di quella passata. Di sicuro non bisognerebbe fermarsi mai nella ricerca di musica da « scoprire » .
Quando costruisci mentalmente la tua serata? Molto tempo prima, durante il viaggio per arrivare in milonga, oppure improvvisi attimo per attimo?
Una tanda sull’altra. Trovo più eccitante cosi’. Ascolto pero’ molto nel tempo libero o in viaggio, e mi faccio un’idea di cosa ho voglia di proporre nel futuro prossimo. I miei gusti cambiano spessissimo !
Ti é mai capitato di annoiarti durante una serata, di aver compreso tardivamente che forse quella milonga non riusciva a darti le giuste motivazioni e non vedevi l'ora di finire? Accetti sempre tutto quello che ti propongono o cerchi di fare una selezione preferendo location affascinanti e serate con amici?
Ti é mai capitato di annoiarti durante una serata, di aver compreso tardivamente che forse quella milonga non riusciva a darti le giuste motivazioni e non vedevi l'ora di finire? Accetti sempre tutto quello che ti propongono o cerchi di fare una selezione preferendo location affascinanti e serate con amici?
Raramente mi annoio davvero, partendo dal principio che non accetto di passare musica in un evento dove non ho amici che mi vengono a far compagnia e a scherzare/chiacchierare mentre sono alla consolle. Del fascino della location non m’importa. Preferisco gli eventi dove sento il rispetto per il Dj…per fortuna la maggior parte, ma credo che alcuni organizzatori continuino a non dare sufficientemente importanza al peso del Dj in una serata.
Come definiresti il tuo stile? Si é evoluto nel tempo ? Ed in quale direzione? Cosa può influenzarti in una serata, il pubblico, i ballerini, l'acustica della location, la durata della tua performance…
Non riesco a definirmi, cerco di variare il più possibile nella proposta, sia nell’epoca che nel ritmo. Mi influenza TUTTO, ma di solito riesco a mantenere un buon livello di adrenalina e a divertirmi.
Spesso capita in alcuni eventi di condividere la serata con un/a collega. Preferisci lavorare generalmente da solo, o se in coppia con chi hai feeling? Oppure, ami il brivido di sperimentare con un collega mai ascoltato fino ad allora?
Spesso capita in alcuni eventi di condividere la serata con un/a collega. Preferisci lavorare generalmente da solo, o se in coppia con chi hai feeling? Oppure, ami il brivido di sperimentare con un collega mai ascoltato fino ad allora?
Sicuramente non lo faccio con chi non ho mai ascoltato. Per il resto, se il collega non ha manie di protagonismo e/o competizione accetto volentieri una proposta di duo. Ha il vantaggio che si puo’ ballare durante la serata, cosa che non faccio MAI quando sono da solo.
Se qualcuno ti chiede il nome di una traccia gliela dici, magari consigliando il cd dove é inclusa, oppure lo inviti ad avventurarsi in una faticosa ricerca?
Se qualcuno ti chiede il nome di una traccia gliela dici, magari consigliando il cd dove é inclusa, oppure lo inviti ad avventurarsi in una faticosa ricerca?
Dipende da come mi viene chiesto. Se il modo é gentile e non intrusivo dico almeno il il nome dell’orchestra. Pero’ alle volte ti provocano… ad esempio una volta mi é successo che un dj mi abbia chiesto, a fine set, i dati di ben tre pezzi un po’ più « rari » e glieli ho detti. Mi incontra dopo due mesi ad un altro evento e mi dice che uno l’aveva trovato ma degli altri due non si ricordava più i nomi e se potevo ripeterglieli…a quel punto l’ho « invitato ad avventurarsi in una faticosa ricerca di quel paese lontano » per usare un eufemismo…
Oppure ho anche avuto il caso estremo di chi si siede affianco con penna e quaderno per trascriversi le tande…in quel caso non puoi proprio trattenerti !
Il pubblico ti molesta in consolle con richieste assurde. Cerchi di accontentarlo oppure fai capire chiaramente che non sei un jukebox?
Il pubblico ti molesta in consolle con richieste assurde. Cerchi di accontentarlo oppure fai capire chiaramente che non sei un jukebox?
Se é qualcosa che non amo glielo dico apertamente (cercando di essere cortese) , altrimenti dipende dai casi. Alle volte mi é successo che la richiesta incontri i miei gusti e l’ho soddisfatta (al momento scelto da me, naturalmente !).
Ti piace ballare ed ascoltare i tuoi colleghi, gustare le selezioni altrui e stili differenti dalle tue esecuzioni?
Ti piace ballare ed ascoltare i tuoi colleghi, gustare le selezioni altrui e stili differenti dalle tue esecuzioni?
Certamente ascoltare. Ballo molto meno da quando passo musica, ma non ho ancora capito bene i motivi. Sicuramente perché sono diventato più esigente.
Ritieni che il modo di musicalizzare sia differente per macroaree geografiche ? Argentina, Nord Europa, Est Europa, Mediterraneo… o tutto il mondo é paese?
Non ho esperienza come Dj fuori dall’Europa. Credo pero’ che musicalmente in Europa (ndr-area col maggior numero di ballerini e eventi al mondo !), negli ultimi anni, si siano fatti passi da gigante e i Dj abbiano osato molto di più. E il risultato é una ricchezza e varietà di ascolto che si sta propagando anche altrove.
Ti piacerebbe avere un locale solo per te, arredarlo con l'impianto adeguato ai tuoi desideri, cercare di creare un'onda che ti soddisfi oltre a suonare quando ne hai voglia e creare un calendario di eventi a misura dei tuoi gusti?
Ti piacerebbe avere un locale solo per te, arredarlo con l'impianto adeguato ai tuoi desideri, cercare di creare un'onda che ti soddisfi oltre a suonare quando ne hai voglia e creare un calendario di eventi a misura dei tuoi gusti?
Già fatto ! Gestisco, da 3 anni e insieme a Florin Bilbiie, la milonga El Garron a Parigi. La voglia ci era venuta proprio per proporre la « nostra » musica .
Le classiche domande a bruciapelo, vietato non rispondere:
Tre orchestre che non possono mancare in una serata.
Le classiche domande a bruciapelo, vietato non rispondere:
Tre orchestre che non possono mancare in una serata.
D’Arienzo – Biagi – Di Sarli
Le tue tre orchestre preferite, che possono essere anche diverse dalle precedenti.
Le tue tre orchestre preferite, che possono essere anche diverse dalle precedenti.
D’Arienzo – Biagi – Di Sarli -Fresedo – Lomuto – Calo’ – Tanturi – Canaro – Troilo, ect ect… noni riesco a limitarmi , mi dispiace ! Mi ripeto :dipende dai gusti del periodo.
Suggerisci una tanda di tango strumentale, una tanda di tango con cantante, una di vals ed una di milonga
Suggerisci una tanda di tango strumentale, una tanda di tango con cantante, una di vals ed una di milonga
Classiche, non si sbaglia mai : D’Arienzo anni 30 – Biagi con Ortiz – Tanturi con Castillo – Canaro con Maida
Quali sono le tre orchestre o cantanti che non sopporti?
Quali sono le tre orchestre o cantanti che non sopporti?
Tutte , con una o due eccezioni, le orchestre contemporanee che riarrangiano storpiando gli originali …e ne avrei da citare molte più di tre !
Quale é l'orchestra più sottovalutata dal grande pubblico e quale la più sopravvalutata?
Quale é l'orchestra più sottovalutata dal grande pubblico e quale la più sopravvalutata?
Sottovaluatata : Tanturi con Campos
Sopravvalutata : Varela
Le tue tre serate top ( a giudizio tuo ovviamente…)
Le tue tre serate top ( a giudizio tuo ovviamente…)
Quelle con una pista piena, un po’ di complimenti e un bell’applauso finale – dei pochi che restano ahahah - …non siamo ipocriti , lo si fa anche per quello !
Siamo meno seri: i dj rimorchiano ? Quante storie hai avuto con le tue colleghe?
Forse, ma molto meno dei ballerini in pista. Nessuna.
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