La Spittle records che ha un catalogo davvero interessante per chi come me ha amato e continua ad amare la New Wave ed il Post Punk nostrano ha pubblicato una compilation doppia assolutamente imperdibile.
35 brani per esplorare il meglio dei gruppi, che allora si definivano underground, tra il 1980- 1986. Un titolo semplice ma evocativo, New Wave Italiana, per una copertina giallo punk che richiama alcuni volantini ciclostilati dell’epoca. Un’era geologica, in termini musicali, in cui la nostra scena musicale si affiancava per spirito e qualità a ridosso del movimento d’Albione. Con il passare del tempo emergono all’ascolto molte ingenuità, ed alcuni approcci datati, ma non scema l’entusiasmo con cui band composte da musicisti giovanissimi cercavano di far breccia nei gusti degli adolescenti dell’epoca, che presto sarebbero stati travolti dal pop di plastica degli anni’80 o dal rock mainstream di Simple Minds ed U2.
Non potevano mancare capisaldi dai due poli musicali per eccellenza: Firenze con i Diaframma del grandissimo Fiumani , qui con Pioggia, estratto da un 7” del 1982, i Neon, band che nel 1983 vinse il premio della critica su Rockerilla ed i Pankow di Maurizio Fasolo; e la “gaudente” Bologna, con le inquietitudini alla Talking Heads dei Gaz Nevada, fotografati prima della deriva dance di IC Love Affair.
Ma riascoltare a distanza di molti anni formazioni quali State of Art, i Rats, Chromagain, Jeunesse D’Ivoire fa venire sulla pelle ancora qualche brivido. Lunga vita alla new wave italiana.
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