Dopo una vaccata sui misteri di Roma, mi capita tra le mani un libro molto bello edito da Palombi editori di Flaminio Di Biagi dal titolo "Il cinema a Roma. Guida alla storia e ai luoghi del cinema nella capitale". Oltre 200 pagine che si leggono tutte d'un fiato su quello che forse é il set cinematografico a cielo aperto più rappresentato nel mondo della celluloide. Si ripercorre cronologicamente, con un linguaggio asciutto e per nulla retorico, il modo con cui la capitale é stat immortalata nelle pellicole dei grandi maestri internazionali ma anche dei minori nostrani. Il tutto sviscerato in profondità, dai monumenti simbolo, fino alle piazze , vie e borgate più decentrate. Alcuni capitoli di questo excursus temporale sono davvero appassionanti, penso al glorioso dopoguerra ed al Neorealismo dove Roma diventó davvero il valore aggiunto con il suo paesaggio di opere immortali quali Ladri di biciclette, Paisá, Umberto D, Roma città aperta, tanto per citarne alcuni. Per continuare negli anni gloriosi di Cinecittá e del boom della Commedia all'Italiana, un momento irripetibile del cinema nostrano che visse una congiunzione astrale incredibile. Le idee sembravano straripare, così come nel cinema di genere degli anni'70. Per un cinefilo poi la descrizione delle location per aree tematiche é davvero utilissima, e davvero scorrono in sequenza tanti film che hanno segnato la nostra memoria, riemergendo all'improvviso grazie ad un dettaglio magari sottovalutato.Un volume che potrebbe essere adottato dalle guide turistiche per percorsi alternativi interdisciplinari alla scoperta dell'Urbe. Una geografia del cinema che diventa geografia della città e forse anche dell'anima.
lunedì 26 marzo 2012
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