Non é facile ascoltare in giro i Thirteenth Floor Elevators, ma quelle rare volte che ascolto nell'etere il sound psichedelico e lisergico della band texana non riesco a stare fermo.
Bisogna procurarsi assolutamente Psychedelic sounds e lasciarsi travolgere da un muro sonoro incontenibile. Siamo davvero in un mix "dinamitico" di punk quando ancora la parola era sconosciuta e puro, sanguigno rock'n'roll. Il binario su cui corre quest'album che inanella una perla dopo l'altra si chiama, lsd, un tappeto acido e distorto che nel 1966 era davvero in anticipo sui tempi. Incredibile la traccia di apertua, You're gonna miss me, anima e background soul ma in superficie depravazione messicana e vertigine sonora. I 13th Floor Elevators riescono a portare al massimo livello ballate e boogie sanguigni che Erickson porta a livelli parossistici di depravazione. Non importa che la qualità e la pulizia del suono non siano elevate, bensì questo diventa un assoluto punto di forza ed in tal senso mi ricorda un altro album leggendario, Kick out the Jams degli MC5.
Senza questo album la psichedelia americana non ci sarebbe mai stata … e forse tante altre band del ventennio postumo. L'unico rimpianto é una produzione davvero limitata di questa band che praticamente si sciolse dopo un paio di album, probabilmente non erano coscienti della portata di questa rivoluzione musicale, o semplicemente come una meteora volevano soltanto scardinare la tradizionale scena musicale texana. Vero che non bisogna vivere di ricordi, ma ogni tanto é necessario fare un salto nel passato.
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