La gloria del Drum ‘n’ bass che fu rievocato con un album di gran classe. Gli SpectraSoul, un duo di Brighton, località di culto per la musica sotterranea inglese, tirano fuori dal cilindro un lavoro sontuoso dove magniloquenti e seducenti voci soul si intrecciano con le sonorità cupe e piene di groove della jungle di fine millennio.
Puro crossover tra generi, in ritardo forse di 10 – 15 anni ma dalla carica irresistibile. Ci si avvita idealmente sulle piste e i ritmi che infiammarono la Gran Bretagna nella scena più alternative celebrata da un campione indiscusso come Roni Size. È il suo fantasma quello che aleggia in Delay no more, questo il titolo dell’album degli Spectrasoul.
Una onda elettronica a singhiozzo,non urlata ma coinvolgente in un afflato pan – naturalista, come se stessimo celebrando un rito e l’alba di un nuovo millennio. AL di là delle mode e delle tendenze attuali un album da avere e da ascoltare ripetutamente. Anche solo per andare indietro in un’epoca ormai lontana, dove elettronica voleva dire libertà di pensiero e non sguaiato urlo commerciale.
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