giovedì 7 marzo 2013

BaTaCongress, Tommaso e Paola: fare tutto con passione e entusiasmo, puntando sempre alla qualità e valutando anche la possibilità di rimetterci in tutti i sensi, purtroppo i calcoli statistici non sempre valgono in questo campo, ma sulla distanza queste scelte pagano sempre





Dopo una pausa riprendiamo le interviste agli organizzatori di grandi eventi tangueri. Puntiamo il nostro navigatore a Sud e scendiamo a Bari con Tommaso e Paola, la coppia deus ex machina del Bari Tango Congress, un evento che rapidamente é diventato un riferimento per gli appassionati. Un festival che, come rivelano le parole degli organizzatori é giovane ma di grande ambizione e qualità degli artisti proposti. Ed allora conversiamo con Tommaso e Paola per scoprire i tasselli necessari a creare una grande kermesse. Buona Lettura


1) Il grande pubblico ti riconosce soprattutto come
l'organizzatore del Festival Internazionale di Tango
Argentino di Bari. Quale il segreto del successo di questo
evento? Nonostante tutte queste edizioni la tua passione rimane intatta?

R: In realtà il nostro festival quest’anno sta
giungendo alla terza edizione, ma già dalla seconda
edizione abbiamo la netta sensazione che la gente lo
riconosca come il BataCongress. Si tratta di un festival
giovane ma di grande ambizione e qualità , non fosse altro
che per la fama degli artisti invitati dai maestri e
ballerini ai dj’s, per la loro bravura e professionalità
, per la cura dell’organizzazione in ogni dettaglio, per
la scelta di locations di ottimo livello, idonee ad ospitare
i partecipanti durante gli stages e le serate come il
Centro Congressi dell’ Hotel Barion e il PalaMartino una
struttura di inizio secolo in stile liberty completamente
recuperata dalla sovraintendenza ai beni architettonici, con
600 mq. di pista in parquet e tanto spazio per la gente, 
per i momenti di attrazione extratango che hanno creato un
clima rilassato e divertito e non ultimo per la
disponibilità e la cura che tutto lo staff
“eccezionale” del BaTaCongress ripone
nell’accoglienza di partecipanti ed artisti. Possiamo dire
che dopo dodici anni vissuti inseguendo e osservando tutti i
maggiori festival, ne abbiamo tratto proficue e preziose
indicazioni, che ci hanno permesso di realizzare un evento
di ottima qualità e di sicuro impatto.

2) Il " mestiere dell'organizzatore" spesso risulta uno dei
meno gloriosi nel mondo del tango? Come ci si costruisce un potente parafulmine per respingere critiche del pubblico, capricci degli artisti, problematiche di carattere
logistico-pratico?

R: Che sia faticoso è vero! inglorioso non saprei,
poiché non cerchiamo gloria, ma solo gratificazione nel
realizzare un evento di pregio nella nostra città. In
generale l’organizzatore si prende carico di tutto, ma
ahimè non sempre riesce a prevedere tutte le possibili
variabili. Chiaramente se la critica la si riceve come
propositiva, in linea di massima è ben accetta e serve
sicuramente ad apportare i correttivi necessari, ma quando
è ingiustificata e pretestuosa diventa inaccettabile. Il
consiglio è di non scoraggiarsi mai, anzi di far prevalere
la voglia di continuare a fare bene e farlo con passione.
Alla fine se fai questo, sicuramente si superano le critiche
giustificate e ingiustificate, le difficoltà e gli
imprevisti che normalmente si presentano e sicuramente 
gratificazione e soddisfazione non tardano ad arrivare, per
noi è stato così e siamo sicuri che lo sarebbe per
chiunque facesse questo.

3) Quali sono secondo te gli elementi che rendono grande un evento? Artisti di fama internazionale, splendide location, pubblico internazionale, livello alto di Tangueros...?

R: Certamente, sono tre fattori importanti che non possono
essere tralasciati , in primis poniamo gli artisti che
devono essere di grande prestigio, senza però escludere la
possibilità che vi si possa far partecipare anche delle
giovani e valide realtà, è l’unica maniera per far
emergere artisti meno conosciuti ma di sicuro talento. La
scelta delle location merita un discorso a parte , come
accennavo prima , questi 12 anni di frequentazioni
festivaliere ci hanno fatto fare un sostanzioso
apprendistato in piccoli e grandi festival, alcuni
pretenziosi nella scelta di location lussuose ma del tutto
inadeguate allo scopo, altre meno pretenziose nella ricerca
di sontuosità ma sicuramente più attente alle esigenze
dei partecipanti. Per quanto attiene al livello tecnico dei
tangueros , bene se questo è alto inutile dirlo ben venga,
siamo a nostra volta e prima di tutto dei tangueros e
amiamo ballare, per fortuna il livello di queste due
edizione è stato sicuramente buono sia per la presenza di
ottimi tangueros nostrani sia per la presenza di visitatori
altrettanto eccezionali. Vorremmo tuttavia ricordare che
siamo stati tutti dei neofiti e che non ci sarebbe futuro in
tutto questo se non ci fosse sempre un maggior interesse da
parte di nuove leve, che il compito di creare nuove leve
non è solo dei maestri o degli organizzatori ma di tutta
la comunità tanguera, per stare tutti insieme in un
clima rilassato e senza eccessive barriere, evitando 
circoli ristretti che allontanano la gente dal tango.

4) Il calendario degli eventi tangueri risulta sempre più
fitto. Come si riesce organizzare un evento di grande
portata nonostante l'offerta enorme di milonghe, festival,
maratone?

R: Oggi abbiamo raggiunto un livello tale in cui l’
offerta supera la domanda e ciò in molti casi va ad
incidere sulla qualità dell’evento e ne rende più
difficile l’organizzazione, soprattutto quando parliamo
di festival o di comunque di un evento di alto valore
artistico, diventa difficile prevedere l’ afflusso di
gente e contenere i costi diventa problematico. Penso che
vada fatto un distinguo tra l’organizzazione di una
milonga, un festival, un raduno o una maratona, tutte sono
forme validissime e necessarie di aggregazione e
socializzazione tanguera, ma con costi di gestione un
tantino differenti tra loro, quindi pensiamo che vadano
rivisti i costi che la gente sostiene per parteciparvi, è
un discorso di onestà.

5) Come giudichi il rapporto con gli artisti con cui lavori
( ballerini, dj)? Preferisci che lavorino in esclusiva con
te nell'area limitrofa alle tue locations?

R: Il rapporto che abbiamo con gli artisti che scegliamo è
improntato sul rispetto reciproco, valutiamo insieme al
loro valore artistico anche la loro professionalità e non
ultimo le loro doti relazionali, e umane, in alcuni casi
sono artisti con cui abbiamo approfondito conoscenze
personali, ma questo senza che vada ad incidere sul rapporto
professionale.
La comunità tanguera in cui ci muoviamo è molto
prolifica ma non enorme è questo il motivo che ci porta a
preferire un rapporto di tipo esclusivo con gli artisti con
cui lavoriamo, e questo per salvaguardare l’evento che
realizziamo e di conseguenza l’artista stesso. 

6) Quale è l'evento o l'edizione a cui sei più legato?
Quali gli artisti con cui hai un rapporto più stretto?

R: Come dicevo, saremo quest’anno alla terza edizione, 
non posso che essere legato a tutte e due le precedenti
edizioni, ognuna ci ha lasciato soddisfazioni e insegnamenti
per le prossime edizioni, oguna ha avuto artisti di grande
spessore e valore artistico a cominciare dalla coppia
Sebastian Arce e Mariana Montes ormai un riferimento del
nostro festival e proseguendo con Esteban Moreno e Claudia
Codega , Marcela Guevara e Stefano Giudice e ancora Ruben e
Sabrina Veliz e ospiti speciali come Fabian Peralta e
Josefina Bermudez, tutti i dj’s che ne hanno fatto parte e
altri straordinari artisti che abbiamo invitato in altre
occasioni e a cui siamo molto affezionati, come Sebastian
Achaval e Roxana Suarez , Matteo Panero e Patricia Hilliges,
Sebastian Jimenez e Maria Ines Bogado, Josè Halfon e
Virginia Cutillo, Riccardo Barrios e Laura Melo, los
hermanos Macana , Ariel Ardit con la sua orchestra e tanti
altri con cui in questi anni abbiamo organizzato eventi
sensazionali.

7) Cosa ti da' più soddisfazione nell'organizzazione di un
evento?

R:Il risultato finale ovviamente, vedere l’entusiasmo
della gente che partecipa ad un workshop che assiste ad uno
show, che balla senza stancarsi nelle milonghe, che ride,
scherza, fa amicizia, interagisce con tutti e che
soprattutto si rilassa. Sentirsi parte di loro e sapere che
se questo sta avvenendo è anche un po’ merito tuo e che
la gente te lo sta riconoscendo, credo sia la migliore
ricompensa.

8) Cosa ti fa più arrabbiare?

R: L’ arroganza, la supponenza, la maleducazione, di chi
non ha rispetto per il nostro lavoro e soprattutto per il
lavoro e l’impegno di chi sta lavorando insieme a noi e
per tutti quanti gli altri.

9) Con quali artisti avresti voluto lavorare ma non ci sei
mai riuscito?

R: Sicuramente tanti e nessuno in particolare, siamo molto
soddisfatti e onorati di quelli con cui abbiamo lavorato, 
qualcuno sicuramente e nei nostri desideri, ma abbiamo
ancora tempo e vedremo! siamo pazienti, sappiamo aspettare.

10) Quali consigli daresti a chi per la prima volta vorrebbe
organizzare un evento di tango?

R: Il consiglio e di fare tutto con passione e entusiasmo, 
puntando sempre alla qualità e valutando anche la
possibilità di rimetterci in tutti i sensi, purtroppo i
calcoli statistici non sempre valgono in questo campo, ma
sulla distanza queste scelte pagano sempre.

11) E' possibile realizzare eventi in sinergia con altri
organizzatori? Ti piace partecipare ad eventi non tuoi?

R:Certo che è possibile, in passato lo abbiamo fatto e con
ottimi risultati, ovviamente con quelli che ti portano
rispetto, che hanno considerazione di te e non tendono a
prevaricarti, con cui hai una convergenza e anche quando non
si ha proprio la stessa idea si riesce a trovare un buon
compromesso. Chiaramente ci piace partecipare agli eventi
altrui e lo facciamo con piacere frequentando come possiamo
tutti i maggiori festival internazionali, è così che si
apprende e ci si confronta in maniera positiva.

Ed ora quattro domande " fuori dagli schemi".

Quale evento non tuo avresti voluto organizzare?

R:Domanda impegnativa! A dire il vero proprio non saprei,
sicuramente al momento siamo molto impegnati a far crescere
e a rendere sempre più grande il nostro festival e tutti
gli altri eventi che ogni anno organizziamo.

12) Preferisci i festival o le maratone, e perché ?

R: Noi abbiamo organizzato eventi che vanno dal consueto
appuntamento della milonga, al workshop, dalle Tango vacanze
ai concerti, per arrivare al somma di tutto questo: il
Festival . Certamente abbiamo preso parte a qualche
maratona, ma possiamo parlare solo per quella che è la
nostra esperienza organizzativa e quindi ad oggi il festival
è quello che ci piace fare. 

13)Come giudichi complessivamente il livello delle milonghe
e dei grandi eventi italiani? Migliore o inferiore rispetto
a quello europeo?

R: Abbiamo festival ed eventi di assoluto pregio con la
presenza di grandi artisti, dai maestri e ballerini alle
orchestre per finire ai dj’s , che non anno nulla da
invidiare a quelli stranieri.

14) Secondo te nel tango esistono dei clan? La loro presenza può risultare determinante per il successo o il fallimento di un evento?

R: Si, esistono e se sente parlare, ma basta non dargli
peso, credo siano erroneamente motivati dal desiderio di
acquistare un potere che nella vita quotidiana normalmente non hanno. La loro influenza è relativa, prima o poi si isolano da
soli.

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