Un disco fenomenale da brividi con un
trio che ha fatto la storia del jazz e non solo. Un Keith Jarrett in stato di
grazia, staimao parlando degli anni’70 accompagnato da due talenti del calibro
di Charlie Haden e Paul Motian. Sei brani che spaziano tra echi di free jazz,
musiche latineggianti, virtuosismi spericolati. L’ho ascoltato quattro volte di
seguito e ad ogni ripetuto istante mi pervade
quella freschezza innovativa e quell’impeto rivoluzionario, che solo gli
anni settanta riuscivano a regalarci.Piece for Ornett e Song for Che bucano i
confini temporali ed ancora oggi, a più di quarant’anni di genesi offrono un
magnetismo senza eguali. Se a questo vi aggiungiamo la cura e la qualità sonora
della ECM del guru Eicher, allora si può a ragione annoverare questo album fra
i capolavori del genio assoluto Jarrett. IMPERDIBILE.
lunedì 18 gennaio 2016
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