La tragedia dietro il perbenismo e la quiete familiare.
L'esordio di Sofia Coppola, figlia d'arte, é folgorante. Un gioiello per levitá di immagine, grazia nella fotografia e movimenti di macchina, recitazione impeccabile.
In poco più di 90 minuti si snoda la saga delle cinque sorelle Lisbon, espressione della tipica midolle class americana bianca, angeliche e nel contempo misteriose, protagoniste di un mondo dorato dove ogni desiderio ed ogni azione in realtà si sublima in una fagocitante ed ipocrita idea di famiglia. Dove domina sopra ogni cosa l'apparenza. Ritengo il grande merito della regista l'aver narrato questa storia crudele ed amarissima con un tono quasi soprannaturale confinando ogni azione in una dimensione onirica, e su questo punto affascinante é la colonna sonora del duo di musica elettronica transalpina Air.
La bellezza salverà il mondo diceva qualcuno, ma ci aggiungerei non forse chi porta addosso la bellezza! Il cast degli attori é a dir poco straordinario, dagli adulti James Woods, Danny De Vito, Kathleen Turner alle adolescenti Kirsten Dunst , Chelsea Swain e Josh Hartnett. Spesso i film tratti da romanzi riusciti e di successo, come nel caso dell'omonimo lavoro di Jeffrey Eugenides, sono dei bluff, ma in questo caso, posso tranquillamente affermare il contrario.
E comunque, siamo convinti che la romantica adolescenza sia la più bella stagione della vita?
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