lunedì 17 dicembre 2012

Andrea "El Popul": Tutti possono improvvisarsi dj, ma molto spesso si sente la mancanza di quella 'gavetta' formativa che solo gli anni, lo studio e l'esperienza possono darti... Il resto lo fa il gusto e la capacita' di seguire e gestire la pista che sono cose innate... O ci sono o non ci sono indipendentemente da quanta musica uno possiede.





Andrea "El Popul" é uno di dj storici nel panorama italiano con una esperienza più che decennale e numerose frequentazioni a Buenos Aires. Sanguigno, energico e mai banale. Intervistarlo vuol dire ripercorrere come in un lungo film, la storia delle milonghe italiane e il loro evolversi. Precursore ante litteram di alcune mode, non a caso credo che possa vantare la paternità della prima maratona in Italia, é uno dei pionieri dell'arte del tangodjing che affianca all'attività di ballerino. Tangodjing nel rispetto delle regole e del sentire porteno. Buona lettura.


I tuoi inizi. Presumo come tutti che il tuo primo approccio sia stato con la pista. Cosa ti ha spinto a fare il salto in consolle?
Nel 98 quando ho iniziato a ballare nella mia città non esistevano milongas così con gli amici del tempo decidemmo di aprire una pratica e a me tocco il ruolo del dj visto che ero l'unico che era già stato in argentina e avevo comprato qualche cd originale (cosa non così usuale per quel tempo).

Una scelta ponderata o é stato frutto della casualità?
Mi era sempre piaciuto mettere musica nelle feste tra amici da ragazzino, così è stato naturale il passaggio al Tango che entrava prepotentemente nella mia vita.

Ai tuoi esordi quali erano i gusti dei tangheri?
Ricordo che la musica che piaceva di più era il cd di Color Tango e Osvaldo Pugliese.. Sperimentavo anche altre orchestre, ma quando mettevo Rodriguez mi apostrofavano: 'cosa sono queste marcette!!!!!'

Ci sono differenze significative con la scena attuale?
Sicuramente adesso c'è più diffusione della musica e di conseguenza più conoscenza diffusa... Il resto è moda e gusti prevalenti delle differenti milongas...

Ricordi la tua prima serata in consolle?
La prima in assoluto è stata la milonga popular di Sasso Morelli ad Imola, ma il mio vero battesimo fu quando mi invitarono come dj alla Fattoria di Bologna... Mi sentivo come un pretino di campagna che si trovava a dir messa in San Pietro!

Dalla difficoltà della ricerca dei brani su cd spesso masterizzati, all'esplosione del web , e la conseguente relativa facilitá nel reperire la musica. Secondo te questo cambiamento epocale ha cambiato il modo di lavorare del DJ?
Quando iniziai la "quantità" di musica a disposizione era veramente una caratteristica determinante del dj.. Io ho sempre viaggiato molto a Buenos Aires e (12 viaggi in 15 anni di tango) e da subito ho acquistato musica originale e collezioni dei dj più rappresentativi (Natucci, Boggio, Dispari, Saluzky, Dispari..) ... I dj erano molto più gelosi della loro musica e c'era meno scambio... Ora tutti possono accedere a tutto con tutti i pro ed i contro che questo comporta... Tutti possono improvvisarsi dj, ma molto spesso si sente la mancanza di quella 'gavetta' formativa che solo gli anni, lo studio e l'esperienza possono darti... Il resto lo fa il gusto e la capacita' di seguire e gestire la pista che sono cose innate... O ci sono o non ci sono indipendentemente da quanta musica uno possiede.

Quando costruisci mentalmente la tua serata? Molto tempo prima, durante il viaggio per arrivare in milonga, oppure improvvisi attimo per attimo?
La maggior parte è improvvisazione.. Ci sono poi alcune tande che creo nei momenti di studio che tengo 'nel cassetto' e aspetto il momento giusto per inserirle nella play list... dedico sempre almeno un 5% della serata alla 'sperimentazione' perchè secondo me un dj deve avere sempre la voglia di rinnovarsi e studiare.

Ti é mai capitato di annoiarti durante una serata, di aver compreso tardivamente che forse quella milonga non riusciva a darti le giuste motivazioni e non vedevi l'ora di finire?
I primi anni mai... ricordo che rimanevo addirittura ad ascoltare musica anche dopo che la gente se ne era andata... con gli anni confesso che alcune volte mi sono sentito a disagio in alcune (non molte a dire il vero) situazioni... succede.. ma in quel caso entra in campo la professionalità e paradossalmente sento l'esigenza di tirare fuori il meglio che posso offrire per raddrizzare la situazione.

Accetti sempre tutto quello che ti propongono o cerchi di fare una selezione preferendo location affascinanti e serate con amici?
Sicuramente seleziono.. è fondamentale, per dare il massimo e sentire il Piacere di mettere musica, trovarsi a proprio agio.. a volte è la location, a volte è l'evento, a volte è la gente, a volte gli amici, a volte tutto insieme...

Come definiresti il tuo stile? Si é evoluto nel tempo ? Ed in quale direzione? Cosa può influenzarti in una serata, il pubblico, i ballerini, l'acustica della location, la durata della tua performance…
Lo definire 'eclettico'... Prediligo l'epoca doro ('40-'50) che generalmente rappresenta l'80% delle mie playlist.. poi, a seconda del conteso e dei gusti dei ballerini completo con anni '30, orchestre contemporanee e nuevo.... l'idea è quella di soddisfare la maggior parte delle persone presenti mantenendo un'atmosfera distesa e una buona energia...
L'acustica poi è a mio avviso importantissima.. a volte può rovinare una serata o esaltarla.

Spesso capita in alcuni eventi di condividere la serata con un/a collega. Preferisci lavorare generalmente da solo, o se in coppia con chi hai feeling? Oppure, ami il brivido di sperimentare con un collega mai ascoltato fino ad allora?
Mi piacciono moltissimo le collaborazioni e le interazioni fra dj.. meglio se con colleghi preparati e simpatici, ma non faccio discriminazioni (ovviamente non con dj improvvisati o con persone arroganti), c'è sempre da apprendere e da condividere con tutti..... o quasi!!!

Se qualcuno ti chiede il nome di una traccia gliela dici, magari consigliando il cd dove é inclusa, oppure lo inviti ad avventurarsi in una faticosa ricerca?
Io credo che la buona musica sia un patrimonio di tutti, non ho mai negato un'informazione a nessuno.

Il pubblico ti molesta in consolle con richieste assurde. Cerchi di accontentarlo oppure fai capire chiaramente che non sei un jukebox?
Ci sono diversi approcci, alle persone educate rispondo educatamente e se posso cerco di soddisfare le richieste ovviamente senza snaturare la playlist... con le persone arroganti 'me hago el boludo' e cerco di glissare.

Ti piace ballare ed ascoltare i tuoi colleghi, gustare le selezioni altrui e stili differenti dalle tue esecuzioni?
Assolutamente si.. adoro ballare ed è molto interessante ed educativo ascoltare le proposte dei colleghi per avere sempre stimoli e spunti nuovi.
Ritieni che il modo di musicalizzare sia differente per macroaree geografiche ? Argentina, Nord Europa, Est Europa, Mediterraneo… o tutto il mondo é paese?
E' simile, ma non uguale e soprattutto tende a cambiare nello spazio e nel tempo a seconda delle 'mode' del momento... a Buenos Aires è tendenzialmente più stabile e radicato sull'epoca d'oro del '40-'50.. ci sono poi in giro per il mondo delle nicchie tematiche che prediligono diversi tipi di musica a seconda dello stile di ballo predominante... c'è anche molta confusione in alcune zone o città dove, per svariati motivi, si verifica una deriva di sperimentazione... alla fine il Tango Ballabile è una cosa abbastanza definita e più di tanto sarebbe bene a mio avviso non snaturarlo.

Ti piacerebbe avere un locale solo per te, arredarlo con l'impianto adeguato ai tuoi desideri, cercare di creare un'onda che ti soddisfi oltre a suonare quando ne hai voglia e creare un calendario di eventi a misura dei tuoi gusti?
Ne ho avuti diversi, a volte ci sono riuscito ed altre meno.. non è semplice ed è un'altra attività rispetto al dj... per indole mi sento più 'pioniere' che 'colonizzatore' e mi piace collaborare con altre realtà più che concentrarmi solo sulla mia.

Le classiche domande a bruciapelo, vietato non rispondere:
Tre orchestre che non possono mancare in una serata.
Di Sarli, D'arienzo, Trolio... esiste una risposta differente???

Le tue tre orchestre preferite, che possono essere anche diverse dalle precedenti.
D'arienzo, Pugliese, Biagi

Suggerisci una tanda di tango strumentale, una tanda di tango con cantante, una di vals ed una di milonga
Tande Miste!!
Strumentale: Cafè Dominguez (D'agostino), Pavadita (de Angelis), el Recodo (biagi), Este es el Rey (D'arienzo)
Cantato: Jamas Retornaras (Calò-Beròn) - Todo (Laurenz-Podestà) - Remolino (FranciniPontier-Beròn) - Los Despojos (Calò-Iriarte)
Vals: Aroma de Amor (Biagi) - La serenata del ayer (d'arienzo) - Ilusion azul (de Angelis)
Milonga: Milonga criolla (Canaro) - El Torito (Donato) - Del tiempo aquel (Lomuto)

Quali sono le tre orchestre o cantanti che non sopporti?
E' difficile sta domanda!!! direi in generale che alla 3° tanda degli anni '20-'30 posso tentare il suicidio e che ci sono dei brani di nuevo-elettronico che non hanno nessun motivo di esistere!!

Quale é l'orchestra più sottovalutata dal grande pubblico e quale la più sopravvalutata?
Sottovalutata: OSVALDO PUGLIESE senza dubbio
Sopravvalutate: Carabelli, Lomuto, Victor etc...

Le tue tre serate top ( a giudizio tuo ovviamente…)
Istanbul Tango Ritual
Alberto Podestà e Sexteto Stazo Mayor (2010 Bologna- Sala Paradiso)
Salon Cannig (TangoDjWorldMarathon Festival 2010)

Siamo meno seri: i dj rimorchiano ? Quante storie hai avuto con i tuoi colleghi?
...non rispondo.. adesso sono un uomo sposato e da quando ho la fede al dito ho perso la memoria!! 

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