lunedì 17 dicembre 2012

Fargo Rock City , la follia glam degli eighties






Uno dei libri più divertenti ed intelligenti scritti di recente in ambito musicale. Credo che pochi abbiano l'arguzia e il dono della facilita di scrittura di Chuck Klosterman, uno dei critici musicali più celebri nel panorama mondiale, basti pensare alle sue collaborazioni con New York Times, Rolling Stone, GQ, Esquire  e via discorrendo. "Fargo Rock City. 

Un'odissea heavy metal nel  Nord Dakota rurale" é una epica cavalcata negli anni '80 e primi '90 che si legge tutta d'un fiato e riesuma una scena underground che poi tanto underground non lo é stata. Alzi la mano chi fra i quarantenni di oggi non ha soganto almeno una volta nella vita, come lo scrittore, di essere Axl Rose o Tommy Lee e possedere centinaia di groupies, oppure avrebbe tanto desiderato, da quindicenne, una chioma fluente alla Bret Michaels. Motley Crue, Guns'n'Rose, Def Leppard, Skid Row… sono queti gli eroi di Klosterman e di una generazione di ragazzi bianchi dell'America "campagnola"e rurale , quella che prima si esaltava con il rock sudista degli Allman o Lynyrd Skynyrd. 

Fargo Rock City é la summa di una epoca dove tutto era incentrato sul disimpegno, o meglio sull'impegno nel divertirsi, scolare birre ed ascoltare glam rock, o meglio glam meta. Dopo aver letto questo libro, anzi dopo averlo sparato nelle mie vene in meno di due giorni ho riflettuto su come un mondo é ormai anni luce dalla contemporaneità e sembra quasi impossibile che tanti ragazzi vi abbiano preso parte. E ricordo ancora con tenera nostalgia quella MTV degli esordi, ingenua ma forse più sincera. Klosterman, un vero mito.

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