lunedì 9 dicembre 2013

IL DESERTO DEI TARTARI: IL CAPOLAVORO DI BUZZATI CHIUDE  DOMANI, MARTEDI' 10 DICEMBRE 2013, A VENEZIA LA STAGIONE TEATRALE DELL’AVOGARIA







Uno dei più importanti romanzi italiani del novecento. Il Deserto dei Tartari di Dino Buzzati, nell'adattamento di Maura Pettorruso, chiude domani, marted 10 dicembre 2013, ore 21.00, a Venezia, i "Martedí dell'Avogaria", rassegna che ha proposto nello storico  teatro dell'Avogaria ( Dorsoduro 1607, Corte Zappa) alcuni fra gli spettacoli più interessanti della nuova scena drammaturgica italiana. 

La vicenda narrata nel più famoso romanzo del grande scrittore milanese ambientata in una fortezza , ormai abbandonata a causa della sua posizione non più strategica all'interno del conflitto, si traduce in un intenso monologo in cui il protagonista, il tenente Drogo, si confronta con se stesso, i suoi pensieri, i suoi desideri e le sue paure esistenziali. L’adattamento teatrale a cura di Maura Pettorruso è affidato all’interpretazione di Woody Neri, per la regia di Carmen Giordano: tre giovani artisti si confrontano con una messinscena di grande intensità, ricreando sul palco l’atmosfera, i silenzi e le parole del celeberrimo romanzo di Dino Buzzati. Una scena minimalista ed essenziale, così come é spoglia la vita nella fortezza, rischiarata solo da alcune lampade che il protagonista accende e spegne ad evidenziare i momenti topici della narrazione.   Un protagonista che lentamente si consuma con l'incedere del tempo e, ormai stanco e provato, deve arrendersi ad un destino crudele e beffardo. Lo spettacolo esalta  l'intenso monologo di un uomo solo davanti alla vita, che pieno di rabbia e delusione si spegne lontano da quel fortino che per oltre un trentennio aveva strenuamente difeso da un misterioso nemico.

L’Associazione Teatro a l’Avogaria, nasce nel 1969 dalla passione e dalla tenacia di Giovanni Poli, già fondatore del Teatro Universitario Cà Foscari di Venezia, e dagli esordi si pone come laboratorio di ricerca che coniuga un metodo d’improvvisazione teatrale tra la Commedia dell’Arte e le Teorie dell’Avanguardia. In più di quarant’anni di attività ha prodotto oltre sessanta spettacoli tra cui la “Commedia degli Zanni” rappresentata con successo sui più importanti palcoscenici internazionali. Riconosciuta come uno dei centri di formazione professionale di riferimento nel Triveneto, ogni anno organizza corsi, dedicati ad appassionati e professionisti, su discipline quali recitazione, Commedia dell’Arte, dizione, storia del teatro, canto, tecnica dell’interpretazione.


Gli spettacoli della Rassegna “I Martedì all’Avogaria”, su prenotazione telefonica ai numeri 0410991967-335372889 , avogaria@gmail.com


lunedì 25 novembre 2013

C CREDO: AL TEATRO A L'AVOGARIA L'UNICO SPETTACOLO AL MONDO DOVE TUTTE LE PAROLE DEI DIALOGHI INIZIANO CON LA LETTERA C






Uno spettacolo unico e straordinario dove tutte le parole della rappresentazione iniziano con la lettera C. Martedi' 26 novembre 2013, ore 21.00 a Venezia, presso lo storico Teatro dell'Avogaria, Dorsoduro 1607, Corte Zappa, va in scena  C Credo. Una piece teatrale nell'ambito de i "Martedí dell'Avogaria", rassegna teatrale che presenta alcuni fra gli spettacoli più interessanti della nuova scena drammaturgica nazionale.  

Spazio dunque al teatro dell'assurdo,  con C Credo del Teatro Belcan, monologo anticrisi di e conMichele Beltrami, dove lo spazio di azione diviene astratto. Tra commedia classica e cabaret uno spettacolo dove si valorizzano oggetti che rapidamente divengono icone del contemporaneo, strumenti fondamentali per la sopravvivenza del domani. Un testo incredibile, formato esclusivamente da parole che incominciano con la lettera C: non si tratta di parole in libertà , ma un discorso surreale dell'attore e creativo bresciano che pratica una comicità stralunata ed assurda. Un divertente ed avvincente monologo incentrato sul tautogramma che al di la' del non sense, si lega alle esperienze teatrali d'avanguardia  e vede il protagonista muoversi come un novello Charlot che ride sul e con il linguaggio, celebrandone la funzione al tempo stesso distruttiva e creativa.

Michele Beltrami  dal 1996 ad oggi si forma, si confronta e/o arricchisce delle esperienze di Kuniaki Ida, Roberto Pagni, Gianni Rodari, Dominique Dupuy, Bruno Munari, Julyen Hamilton, Pippo Del Bono, Alessandro Bergonzoni, Cesar Brie, Stefano Bartezzaghi. Applica le sue idee al teatro, alla scrittura, al disegno, alla manipolazione di oggetti, ai laboratori di ricerca creativa per bambini.

L’Associazione Teatro a l’Avogaria, nasce nel 1969 dalla passione e dalla tenacia di Giovanni Poli, già fondatore del Teatro Universitario Cà Foscari di Venezia, e dagli esordi si pone come laboratorio di ricerca che coniuga un metodo d’improvvisazione teatrale tra la Commedia dell’Arte e le Teorie dell’Avanguardia. In più di quarant’anni di attività ha prodotto oltre sessanta spettacoli tra cui la “Commedia degli Zanni” rappresentata con successo sui più importanti palcoscenici internazionali. Riconosciuta come uno dei centri di formazione professionale di riferimento nel Triveneto, ogni anno organizza corsi, dedicati ad appassionati e professionisti, su discipline quali recitazione, Commedia dell’Arte, dizione, storia del teatro, canto, tecnica dell’interpretazione.

 
Gli spettacoli della Rassegna “I Martedì all’Avogaria”, su prenotazione telefonica ai numeri 0410991967-335372889 , avogaria@gmail.com

Orchestra cannot miss in one night





I updated my reports / statistics on interviews with TangoDJ ( you can find at http://supersabinotango.blogspot.it/). I interviewed 62 TangoDJ around the world… and soon others. This seventh statistic concerns the Orchestras cannot miss in one night.  

The ranking is:  
D'Arienzo and Di Sarli with 51 ratings share the first place. Second, Anibal Troilo ( 25) , and third F.Canaro (24).  The complete ranking:
(Of course, comments and interpretations will be greatly appreciated)

TANGO ORCHESTRAS CANNOT MISS IN ONE NIGHT.  

1) D'ARIENZO / DI SARLI (51)
2) TROILO (25)
3) F.CANARO (24)
4) PUGLIESE (13)
5) FRESEDO (9)
6) BIAGI (8)
7) CALO'(5)
8  TANTURI (3)
9) D'AGOSTINO / LAURENZ (2)
10) DONATO / RODRIGUEZ (1)

lunedì 11 novembre 2013

Overrated orchestras





I updated my reports / statistics on interviews with TangoDJ ( you can find athttp://supersabinotango.blogspot.it/). I interviewed 62 TangoDJ around the world… and soon others. This sixth statistic concerns the Overrated Orchestras. The ranking is: The most overrated orchestra about TangoDJ is with 11 preferences Francisco Canaro (what a surprise). Follows always in my surprise, OSvaldo Pugliese (9 preferences). The third on the podium Hector Varela (6). The complete ranking:
(Of course, comments and interpretations will be greatly appreciated)

OVERRATED ORCHESTRAS

1) F.CANARO (11)
2) PUGLIESE (9)
3) VARELA (6)
4) DONATO (5)
5) TROILO (4)
6) LOMUTO / D'ARIENZO (3)
7) RODRIGUEZ / SEXTETO MILONGUERO / TIPICA VICTOR (2)
8 ) PIAZZOLLA / COLOR TANGO / BIAGI / CARABELLI / DI SARLI / TANTURI / DE ANGELIS / D'AGOSTINO / CALO'(1)

giovedì 7 novembre 2013

Ali Isikli: I am happy when everybody is dancing… And I know that everyone has different taste, likes different orchestras and expects to dance with their favorites… I think tango music is like classical music but evolved in much shorter time period



Today we meet another great TangoDJ. From Ankara, Turkey, Ali Isikli. Long experienced Tango DJ and as Ali said  "At the very beginning my focus was playing the most popular songs in tandas… Now I focus on the flow of emotion during the milonga and how to navigate this emotion with music"…

From the beginning : I suppose that your first approach with tango, like for other dj, was with the dance. What inspired you to get into console and play music? A conscious decision or was the result of chance? 

Before I met tango (1999), I was a latin and swing dance instructor… Yes, my journey to tango started with dance… But as far as I remember I love the good taste of music… Beside tango, I have a modest music collection ranging from classical to rock... Thanks to my high school music teacher Mr. Haci Balkarli, rest in peace… He inspired me about music… When I was a latin dancer I was DJing at latin nights and clubs… It was inevitable, me not being a DJ at the milongas… 


What were your early taste of tango? There are significant differences with the current scene? 

Tango enchanted me with my very first steps… During the early stages of my tango life my main focus was on the dance and the beautiful music of tango was behind the scene… In time music overtake that scene from dance… At the very beginning my focus was playing the most popular songs in tandas… Now I focus on the flow of emotion during the milonga and how to navigate this emotion with music? I like the idea to blend into the night, unify with every dancer on the floor, creating a silent communication and enjoying the intense joy of the moment…




Do you remember your first like tango dj? 

As if today… Carrying two big CD bags… Every CD marked with stickers with information on it… DJing with two CD changers… I was like a sunday driver on a bumpy road… Today the road is still bumpy but the driver is more experienced…



The difficulty of the search for songs on cd often burned, the explosion of the Web and the consequent relatively easy to find in the music. Do you think this paradigm shift has changed the way of working of the DJ? 

I think Internet has only changed the accessibility to almost everything about tango, i.e. music, stories, history, artists, composers, lyrics… But this also puts a garbage on our laps… I mean nowadays there are a lot of reproduction of tango music… You can find different sounding records of a song of the same tango orchestra… Which one is the correct one? To find is the job of a DJ… A good DJ must know which record is the correct one and must put some effort to find the correct sounding song with correct timing… 


When you build your performance? Long ago, during the journey to the milonga, or sudden moment by moment? 

At the early times of my DJing I was playing continuously with no notion of tandas and by not following certain customs… Then with experience and knowledge I moved to use tandas… Until buying my first latop I was using CDs… Then I digitized my CD collection to lossless music not mp3s… Recently, in search of correct sounding records I start to use vinyls and shellac records… I did use some pre-prepared tandas for a period… But for last 5-6 years I play to the night… This does not mean that I play a tango I hear for the very first time… I do a lot of work at home… Study each orchestra, each record; tag them with correct and useful information… My every DJ performance is different…Because I think the beginners, tangueros/as, milongueros/as,  non-tango dancers present at the milonga defines the atmosphere of the night… And so must be the music for that night… 



Have you ever played in a boring night? Have you understand too late that perhaps the milonga could not give you the right motivation and you could not wait to finish? Do you accept whatever you offer or try to make a selection preferring location and fascinating evening with friends? 

Well boring milongas is a strange definition… Boring according to who or what criteria? My job is to play good music it is not my business to evaluate the quality; my business is to make the night increase in value  I always try to do my best when DJing… But I admit it is very hard to play to empty seats 


How would you define your style? It has evolved over time? And in which direction? 

My style… Well, I am happy when everybody is dancing… And I know that everyone has different taste, likes different orchestras and expects to dance with their favorites… I think tango music is like classical music but evolved in much shorter time period… Each era has its own beauty… And each era is strongly connected to each other… It is really hard to distinguish them… Every time when I’m in control of the music for a milonga, I try to serve this beauty to the dancers… I like putting surprises to my music… Of course I don’t play a milonga in the middle of a Pugliese tanda … My time at the radio helped me a lot… I read more about tango when I prepare my program… Yes, for over ten year I was broadcasting a live radio tango program both at national and local radio stations… This experience along with my DJing performances helped me a lot to understand the real meaning of a tango DJ…

One song, one tanda works well once when it is played at right place and right time… As a Dj you must feel and sense that moment … When I have this feeling I don’t hesitate to play a rarely played or never used tango… I am open minded… I use songs from Guardia Vieja to today’s orchestras’ recordings by always keeping in mind that the music is for the attendees to dance, to listen and make them feel good…


What can influence you in an evening, the audience, the dancers, the acoustics of the location, the duration of your performance ... 

Everything… Now I don’t let my personal mood affect the night in a bad way…

Do you prefer playing alone or sharing the night with a / colleague. Generally prefer to work alone, or with friends who you feeling? Or, you love the thrill of experimenting with a colleague ever heard until then? 

Siempre solo hermano  I try to create a connection with the attendees… No matter a good DJ I am asked to work with, I don’t want that connection lost, broken or interrupted… But rarely at very special occasions I played with colleagues…

If someone asks you the name of a track you say it to him, perhaps suggesting where the CD is included, or invite him to venture into the trouble of searching? 

I always do… It is not state secret  Now I am working on a website to help people in their search… It has already many useful info, but it has not been completed yet. Fans can take a look it time to time by www.tangora.gen.tr  They will get the information of the total recordings of the orchestra, singer etc. … And on which album they could get the tango they are looking for… But I never share a song… Deeply respecting to copyrighted works and authors’ rights, I pay for my music and original records. Therefore, I respectfully want those who are interested in tango music also do the same…

The public bother you with absurd requests: what do you do? Are you a jukebox? 

At the early stages of my DJ work I was asked for almost everything…. Now people respect my work… They know they will get good music during my performance… I always talk with organizers before the milonga to get some vibe about their expectations… And when I get requests I try to fulfill them if there is a good moment for that request… When I cannot, I tell the person I am sorry but maybe next time… The requests are important because they make me realize what really public is expecting; that is good… And I am always open to critics, they help me to realize things that I may overlook…

Do you like to dance and listen to your colleagues enjoy the selections and styles of others from your performances? 

I appreciate my colleagues work… I like to dance and enjoy their music… When they asked my opinion I honestly share what I think… 

Do you believe that the art of “musicalizador” is different for geographic areas? Argentina, USA, Northern Europe, Eastern Europe, the Mediterranean ... or is it similar in every countries? 

%100… It is even different between the DJs in the very same city… The art of musicalizador is highly correlated with the personality…

Would you like to have a milonga just for you, furnish it with the appropriate facility to your desires, try to create a wave that satisfies you over to play when you want and create a calendar of events to measure your tastes? 

Well I do like to have a place of myself… But I don’t want to fill it with my own desires  If I do so I will be the only one, may be my wife ;), present at the night…

The classic point-blank questions you have to answer, you cannot refuse: Three orchestras that can not miss in one evening. 

Osvaldo Pugliese
Miguel Caló
Juan D’Arienzo

Your three favourite orchestras, which may also be different from the previous ones. 

Osvaldo Pugliese
Miguel Nijhenson
Julio De Caro
Pedro Laurenz and Pedro Maffia – These are bonuses …


Suggest a tanda of tango instrumental, a tanda of tango singer, one of vals and milonga. 

Pedro Laurenz – Abandono
Pedro Laurenz – Arrabal
Pedro Laurenz – Mala Junta
Pedro Laurenz – La Beba

Osvaldo Pugliese con Jorge Maciel – El Adios 
Osvaldo Pugliese con Jorge Maciel - Y No Podrás Querer
Osvaldo Pugliese con Jorge Maciel – Será Una Noche
Osvaldo Pugliese con Jorge Maciel – Porqué La Quise Tanto

Pepe Aguirre – Amor De Artista
Pepe Aguirre - Muñeca De Loza
Pedro Maffia con Francisco Fiorentino - Una Noche De Amor / Julio De Caro con Carlos Vivan y Hector Farel - Sorpresa De Novia

Emilio Pellejero – Mi Vieja Linda
Julio De Caro con Luis Diaz – Sacachispas
Hawaiian Serenaders – La Rumbita Candombe


What are the three bands or singers you can not stand? 

I do like them all… Tango is not only for dancing like once Piazzolla said to Troilo… People also want to listen… If you only look from dancer’s point of view there are a lot of musicians who gets a dislike … Also sentences starting like “I hate this orchestra”, “I don’t like this orchestra/singer…” are strongly related to the dancer’s inability to dance… I always play danceable tunes… And hearing the song for the very first time is not an excuse not dancing with it… I do not play electronic, fusion and sort of music like these… And merry go round tunes… 

But what I really cannot stand is to listen always the same songs in a tanda at different milongas… If I am not mistaken Juan D’Arienzo recorded 1007 songs… You cannot increment or decrement it by one... But why the dancers should always dance the same tangos, milongas, valsecitos…  Yes some of his songs may not be good for dancing but let’s be creative and imaginary 

What is the band most underrated by the general public and which is the most overrated? 

Underrated Troilo, Laurenz  
Overrated Canaro

Your top three nights (in your opinion of course …) We are less serious: Last night a dj saved my life. The DJ rule is sexy? 

Ankara Tango Carnaval Vol.3 was breath taking amazing… Still remember the magical moments and appreciations of maestros Gaston Torelli and Esteban Moreno
Tango Remolino 2012
10th Istanbul Tango Festival…  
It is cool 

Have you ever had a relationship with some fans and some flirt with your colleagues?
I am always in flirt with colleagues in a professional manner 

mercoledì 18 settembre 2013

Paolino Fierro:Ogni serata è un caso a sé! Per parafrasare un famoso film con Al Pacino potrei dire “Ogni maledetta milonga”. È un lavoro per me sartoriale, devi cucire la musica addosso alla pista.







Prosegue il tour fra i grandi TangoDJ Internazionali. Si fa tappa a Napoli con Paolino Fierro , in consolle dal 2005. Una esperienza formatasi in varie milonghe, ma anche curando il blog Puro Estilo Milonguero (www.puroestilomilonguero.blogspot.com), di cui é fondatore, e collaborando con la rivista italiana di tango "El Tanguero". Uno dei pochi che  ha iniziato ascoltando la musica,  in un percorso differente a tanti musicalizador ma che lo ha portato a diventare un raffinato cuoco in consolle. Come dice Paolino con arguzia tutta partenopea : " Relativamente al mio stile, che dire, lo definirei metaforicamente uno stile da “cuoco”. Per me la pista è come il ragù napoletano, comincia a cuocere non appena inizia a bollire. Ma deve cuocere lentamente, altrimenti come diceva Eduardo De Filippo il ragù diventa “carne ca’ pummarola”. Buona Lettura.


I tuoi inizi. Presumo come tutti che il tuo primo approccio sia stato con la pista. Cosa ti ha spinto a fare il salto in consolle? Una scelta ponderata o é stato frutto della casualità? 

Questo è vero solo in parte, forse sono uno dei pochi che ha iniziato con la musica. Mi spiego meglio, ascoltavo il tango già nel 2000. Una passione solitaria che non riuscivo a condividere con nessuno. Poi nel 2004 è arrivato il tango ballato, spinto da un’amica, Alessandra, che mi diceva continuamente: “vieni martedì alle 20.00 non è possibile che ascolti il tango e non lo balli”. Alessandra poi mi ha presentato Laura, la maestra, che poi è diventata nel 2009 mia moglie. Il percorso era ormai segnato…..
L’esordio in consolle è stato veramente un caso nel febbraio del 2005. La musicalizadora resident, Mara Cicerano, dell’allora Casa Malena era impegnata per cui mi chiesero di passare musica per quella sera.

Ai tuoi esordi quali erano i gusti dei tangheri? Ci sono differenze significative con la scena attuale?

Devo dire che fortunatamente i gusti musicali dei tangheri che ho incontrato a partire dal 2005 sono molto evoluti. Ricordo che a quel tempo piaceva molto tutto ciò che era oltremodo “orchestrado” oltre ai grandi cantanti degli anni ‘50: Varela con Rodolfo Lezica era un must, Pugliese del 1950/1960 oltre a Pizzolla con Libertango. Nel tempo i ballerini hanno imparato ad apprezzare arrangiamenti più semplici e più consoni alla pista. Oggi rilevo tuttavia una tendenza tutta europea ovvero un’eccessiva enfasi per le orchestre della fine degli anni’20 fino al 1930, cosa che non esiste a Buenos Aires.

Ricordi la tua prima serata in consolle?

La ricordo benissimo. Sudai come un pugile sul ring. Ero emozionato, preoccupato e teso come una coda di violino. Ho ancora salvata sul PC la playlist di quella notte……Non so come abbiano potuto ballare tra De Angelis fine anni ’60, il tango for export di D’arienzo per intenderci con Vidal e Color Tango oltre a Pugliese con Montero di “Antiguo reloj de cobre”. D’altronde era un periodo in cui era difficile costruire una discografia soprattutto per la mancanza di cultura del tango ballato, quello di pista.

Dalla difficoltà della ricerca dei brani su cd spesso masterizzati, all'esplosione del web , e la conseguente relativa facilità nel reperire la musica. Secondo te questo cambiamento epocale ha cambiato il modo di lavorare del DJ?

Il primo effetto del tango sul web è stato sicuramente la possibilità di disporre facilmente di molto materiale. Credo che sia stato un bene per tutti, soprattutto perché la disponibilità di brani ha permesso di cominciare a contestualizzare le orchestre rispetto ad un periodo storico, anche perché insieme ai famosi mp3 da scaricare cominciavano a circolare anche informazioni di carattere storico-culturale. Chiaramente la facilità di reperire brani ha fatto proliferare in maniera esponenziale il numero di DJ, in relazione ad un fantomatico principio per cui esiste una relazione diretta tra numero di brani posseduti e bravura di un DJ. Nello stesso tempo ci siamo trovati di fronte a brani masterizzati male o di scarsa qualità, magari anche bei pezzi che avevano bisogno di essere restaurati, per cui il DJ si è anche trasformato in ingegnere del suono.

Quando costruisci mentalmente la tua serata? Molto tempo prima, durante il viaggio per arrivare in milonga, oppure improvvisi attimo per attimo? 

In verità, io ho una formazione quantitativa, il mio desiderio più grande sarebbe quello di prefabbricare la “playlist perfetta”. Ma non succede mai! Ogni serata è un caso a sé! Per parafrasare un famoso film con Al Pacino potrei dire “Ogni maledetta milonga”. È un lavoro per me sartoriale, devi cucire la musica addosso alla pista. L’esperienza mi ha insegnato che ci sono tande che mediamente funzionano più di altre, così come ci sono tande destinate ad un pubblico con gusti musicalmente più sofisticati. Ma nulla di più. Un po’ più di programmazione, o meglio di studio, la puoi trovare all’interno delle tande. Mi è stato insegnato che bisogna prevedere un brano conosciuto all’inizio della tanda per stimolare i ballerini, che bisogna mantenere il ritmo all’interno della tanda crescente o per lo meno costante. Ci sono orchestre con le quali puoi costruire poche alternative se consideri con tutti questi paletti. Ecco perché spesso le persone dicono che il musicalizador è “prevedibile”.

Ti é mai capitato di annoiarti durante una serata, di aver compreso tardivamente che forse quella milonga non riusciva a darti le giuste motivazioni e non vedevi l'ora di finire? 

Credo sia capitato a tutti qualche volta. La relazione musicalizador-pista è sempre emotiva. Alcune volte succede che sei stanco o di malumore oppure ti accorgi che le persone sono distratte. Una cosa che mi dà fastidio è il vociare continuo in milonga. Sono costretto ad alzare il volume e questo non fa altro che peggiorare la situazione. Certe volte, paradossalmente, è meglio abbassare il volume

Accetti sempre tutto quello che ti propongono o cerchi di fare una selezione preferendo location affascinanti e serate con amici? Come definiresti il tuo stile? Si é evoluto nel tempo ? Ed in quale direzione? Cosa può influenzarti in una serata, il pubblico, i ballerini, l'acustica della location, la durata della tua performance… 

Passare musica per me è una passione per cui rispetto alle proposte che arrivano mi sento molto libero nella scelta. Ci sono proposte che mi interessano di più di altre. Cerco di valutare il progetto che è sotteso ad un evento. Io sono per il tango sociale, per la milonga intesa come spazio fisico e relazionale nel quale condividere un modo di essere. Credo che per ballare bene sia indispensabile comprendere e contestualizzare culturalmente il brano che si sta ascoltando. Cerco di dare un contributo anche in questo senso con un blog (http://puroestilomilonguero.blogspot.it/) che curo da qualche anno, nel quale cerco di trattare con semplicità la cultura argentina, sfruttando gli aneddoti sul tango e le leggende che si raccontano, senza presunzione di esaustività, sperando che l’aneddoto possa stimolare i lettori eventualmente a fare qualche approfondimento.
Non amo gli “eventoni”, ma mi piacciono molto le sfide. Una di queste è rappresentata dal pubblico giovanile, che mi intriga molto relativamente ai gusti musicali. Mi piacerebbe musicalizare in una milonga di trentenni basandomi solo sul ’40 che è la decade che preferisco per il tango di pista.
Relativamente al mio stile, che dire, lo definirei metaforicamente uno stile da “cuoco”. Per me la pista è come il ragù napoletano, comincia a cuocere non appena inizia a bollire. Ma deve cuocere lentamente, altrimenti come diceva Eduardo De Filippo il ragù diventa “carne ca’ pummarola”. In questo senso, direi che in questi anni sono maturato molto, un po’ perché l’esperienza è una grande maestra, un po’ grazie al confronto con altri musicalizadores specialmente argentini che mi hanno regalato delle chiavi interpretative della musica molto interessanti. 

Spesso capita in alcuni eventi di condividere la serata con un/a collega. Preferisci lavorare generalmente da solo, o se in coppia con chi hai feeling? Oppure, ami il brivido di sperimentare con un collega mai ascoltato fino ad allora? 

Generalmente, ma credo che questo valga per la maggioranza dei DJ, preferisco lavorare da solo, anche se spesso mi è capitato di condividere serate con altri. Chiaramente preferisco condividere con amici, piuttosto che provare il brivido della sperimentazione con colleghi a me sconosciuti. Anche perché, ricordiamolo, è la pista che paga il prezzo della sperimentazione, “ne la buena y ne la mala”!

Se qualcuno ti chiede il nome di una traccia gliela dici, magari consigliando il cd dove é inclusa, oppure lo inviti ad avventurarsi in una faticosa ricerca?

Non ho alcun problema a parlare dei titoli delle tracce come anche dei CD nei quali sono pubblicati. Devo dire che mi fa piacere quando me li chiedono perché significa che quel brano è piaciuto. 

Il pubblico ti molesta in consolle con richieste assurde. Cerchi di accontentarlo oppure fai capire chiaramente che non sei un jukebox?

Ho imparato ad essere diplomatico…..

Ti piace ballare ed ascoltare i tuoi colleghi, gustare le selezioni altrui e stili differenti dalle tue esecuzioni?

Mi piace ascoltare e ballare tutto ciò che è tango. Così come mi incuriosiscono le proposte dei colleghi. Se il DJ passa tango merita tutto il mio rispetto. Diversa è invece l’ipotesi della musica “tangabile” che va molto di moda oggi, piace molto ad un pubblico poco educato all’ascolto, ma nello stesso tempo mette in cattiva luce i DJ tradizionali che vengono additati come “fondamentalisti o talebani” del tango. 

Ritieni che il modo di musicalizzare sia differente per macroaree geografiche ? Argentina, Nord Europa, Est Europa, Mediterraneo… o tutto il mondo é paese? 

Io credo che esistano buone selezioni o cattive selezioni a prescindere dalle aree geografiche. Solo in Argentina, almeno nelle milonghe che ho visitato, ho trovato uno stile diverso nella musicalizzazione, tutto incentrato sulle orchestre del ’40, pochi vals, pochi brani strumentali e molti invece quelli cantati.

Ti piacerebbe avere un locale solo per te, arredarlo con l'impianto adeguato ai tuoi desideri, cercare di creare un'onda che ti soddisfi oltre a suonare quando ne hai voglia e creare un calendario di eventi a misura dei tuoi gusti?

Ho la fortuna di condividere un posto del genere con mia moglie Laura Brandi che è la vera “dueña”. Si chiama Salon Baires ed è a Napoli.

Le classiche domande a bruciapelo, vietato non rispondere: Tre orchestre che non possono mancare in una serata

D’Arienzo instrumental anni 40
Di Sarli con Alberto Podestà
Troilo con Fiorentino

Le tue tre orchestre preferite, che possono essere anche diverse dalle precedenti.

D’Arienzo con Echague con Biagi al piano
Miguel Calò con Raul Iriarte
Di Sarli nella decade del ‘40

Suggerisci una tanda di tango strumentale, una tanda di tango con cantante, una di vals ed una di milonga

Tango (Di Sarli instrumental anni 40)
  • Siete palabras
  • Ensueños
  • Marejada
  • Un lamento

Tango (Miguel Calò con Raul Iriarte)
  • Rebeldia
  • Lluvia de Abril
  • Si yo pudiera comprender
  • Trenzas

Vals (Tanturi – Campos)

  • Al pasar
  • Tu vieja ventana
  • Me besó y se fue

Milonga (Orq. D’Arienzo)
  • La milonga del recuerdo
  • La cicatriz
  • Milonga querida

Quali sono le tre orchestre o cantanti che non sopporti?

Varela in tutte le salse con o senza cantante
Il cantante Alberto Moran
Manuel Pizarro

Quale é l'orchestra più sottovalutata dal grande pubblico e quale la più sopravvalutata?

Quella più sottovalutata credo sia quella di Laurenz
La sopravvalutata certamente è quella di Fulvio Salamanca

Le tue tre serate top ( a giudizio tuo ovviamente…)

Impruneta Raduno Milonguero 2008
Milonga La Nacional Buenos Aires 2011 Cumple de Luis Rojas
Divino Abbraccio Senigallia gennaio 2012

Siamo meno seri: i dj rimorchiano ? Quante storie hai avuto con i tuoi colleghi?

Certo che rimorchiano, sono al centro dell’attenzione! Nessuna….sono sposato
Fine della conversazione in chat