mercoledì 31 ottobre 2012

Fausto Carpino: Da ballerino oltre che da dj, credo che ci si annoi solo quando si vedono persone che ballano in maniera uguale qualsiasi cosa metti, che non importa che tanda costruisci e in che momento, tanto fanno e faranno la solita “sequenzina” con un'espressione di pietra, quando vedi che chi è in pista, non si emoziona e non capisci cosa li possa fare entusiasmare, emozionare o divertire, non credo ci sia da sprecare altro tempo in ricerca...


 
 
 
Nella nuova scena tanguera italiana ed europea c’è un talento assoluto che emerge in modo prepotente rispetto agli altri:  Fausto Carpino. Oltre ad essere un ballerino straordinario, in grado di infuocare,  in coppia con un altro straordinario talento, Stephanie Fesneau, malgrado la giovane età, le platee più esigenti siano essi festival che milonghe, è anche un musicalizador tra i più apprezzati. Una finezza di gusto coniugata ad una conoscenza profonda del repertorio tanguero. La sua duplice natura ne fa un raffinato sommelier, in grado di leggere la pista, soddisfacendone repentinamente desideri ed ansietà. Il nostro viaggio tra i grandi musicalizador si arricchisce di una puntata imperdibile. Con Fausto si entra nell’hardware del tango, l’essenza del compas avvinghiata alla melodia . Una chimica esplosiva che carbura fino allo spasimo la passione dei tangueri di tutto il mondo.

Presumo come tutti che il tuo primo approccio sia stato con la pista. Cosa ti ha spinto ad un certo punto ad affiancare alla tua attività di ballerino anche quella del TangoDJ?

In effetti niente mi ha spinto a fare il TangoDJ. Quando abbiamo aperto la scuola insieme a mia sorella e mio cognato, alla Milonga domenicale della scuola, spesso metteva musica mio cognato e tra un dividersi i lavori da fare a scuola e all’assenza di mio cognato come DJ in Milonga è nata la mia presenza in consolle. Successivamente è diventata una passione che ha preso buona parte del mio tempo, in ricerca, pulizia/selezione e classifica di molte tracce, e ancora in work in progress anche se lentamente.

Hai girato davvero tanto, trasformando la tua iniziale passione in professione, con esperienze europee ed extra continentali. Ai tuoi esordi quali erano i gusti musicali dei tangheri? Ci sono differenze significative con la scena attuale?

Dai miei esordi fino a poco tempo fa, si cominciava a ballare Donato nelle milonghe europee, e ovviamente anche in Italia.  Ma qualche anno fa pochissimi conoscevano orchestre del genere o se si conoscevano si avevano solo 20 tracce su 1000 o 3000 delle esistenti(dipende poi di quale orchestra si parla). Comunque in generale anni 30/40. La differenza tra prima e adesso è che se in questo momento si mette in milonga D’Agostino / Vargas o Calò / Iriarte, molte persone lo ballano e ne apprezzano la bellezza, mentre prima sbuffavano perchè non era il Canaro, Donato o Lomuto di turno.

Ricordi la tua prima serata in consolle?

Ahia, qui mi freghi.  Di base non ho una buona memoria, indipendentemente dal piacere o da quanto mi sta a cuore qualcosa, ancora indago su di me per capire come ricordare cose importanti . Bene quella sera non la ricordo, è passato tanto tempo e ho davvero messo tante altre volte la musica. L'unica cosa che ricordo è che fu molto difficile per me, anche se strutturavo le tande durante la serata in maniera corretta le persone non erano abituate a ballare una musica diversa da quella di mio cognato( in quel periodo molto ripetitivo nelle sue selezioni), quindi nell'usare anche le stesse orchestre ma con delle tracce che non conoscevano, li irritava e bastava non mettere poema per dire che la serata non era stata coinvolgente ecc, i pezzi che usavo li uso ancora adesso, erano junto a tu corazon di Di Sarli.. ecc... tanghi che adesso e già da un po' sono nel cuore di tante persone. Ma per dei neotangheri abituati alla stessa musica, il cambio non fu gradito molto. Solo chi ne capiva veniva a congratularsi(ma pochi, molto pochi).

 
Quando costruisci mentalmente la tua serata da deejay? Molto tempo prima, durante il viaggio per arrivare in milonga, oppure improvvisi attimo per attimo?

Attimo per attimo, in base a quante persone ci sono, al tipo di gente, quanto dura la serata e tanti altri fattori..

Ti é mai capitato di annoiarti durante una serata, di aver compreso tardivamente che forse quella milonga non riusciva a darti le giuste motivazioni e non vedevi l'ora di finire? Accetti sempre tutto quello che ti propongono come deejay o cerchi di fare una selezione preferendo location affascinanti e serate con amici?

Da ballerino oltre che da dj, credo che ci si annoi solo quando si vedono persone che ballano in maniera uguale qualsiasi cosa metti, che non importa che tanda costruisci e in che momento, tanto fanno e faranno la solita “sequenzina” con un'espressione di pietra, quando vedi che chi è in pista, non si emoziona e non capisci cosa li possa fare entusiasmare, emozionare o divertire, non credo ci sia da sprecare altro tempo in ricerca..Aspetti che finisca e vai a casa deluso, o (io non ho mai provato) tenti con il tango elettronico?  Ahahah.  Adesso, accetto in funzione di serate con amici, tempo libero e principalmente viaggiando molto come insegnante musicalizzo se mi invitano a mettere anche musica nello stesso evento dove lavoro come insegnante.

Ritieni che l'essere un ballerino professionista aiuti ad intuire con più facilitá i gusti della pista. E'esatta questa mia considerazione oppure credi che ballare ad alti livelli non aiuti a diventare un buon deejay?

Fare il dj ed essere ballerino professionista sono due cose diverse, credo che possa aiutare, ma non è detto che tutti i ballerini professionisti siano buoni dj e viceversa. Io non metto in milonga tutto quello che ballo in esibizione, si, li ritengo tanghi stupendi, ma non da milonga e questo non viene dall'essere o no un ballerino professionista.. viene solo dal buon senso da dj. Conosco ballerini professionisti che mettono la musica con i piedi e Dj che ballano per passione e che forse non hanno neanche mai studiato tango, ma se in consolle, capisci subito il lavoro di ascolto che c'è dietro ogni tanda.

Ti capita quando sei invitato ad un evento come ballerino, di non sopportare le selezioni che passa in deejay in quel momento e di voler salire in consolle a stravolgere la programmazione musicale?

Si, spessissimo. o per le selezioni tremende o per l'ignoranza nel creare energia in milonga.

Del tipo trova l'errore, tande di: tango strum biagi rit ->Tango Cantanto D'arienzo rit -> Vals donato rit -> troilo strumentale rit -> canaro fama rit -> Milonghe biagi rit -> tanturi strum rit ect passi due orette ad aspettare la tanda che spezza questo inferno di ritmo, belo bellissimo, tande stupende, ma messe male, malissimo, senza un ordine crescente o decrescente. e non monotona ritmata per 2 ore filate..a fine serata non si va a letto contenti perchè abbiamo sudato 30 camicie, ma perchè su una serata varia, troviamo la tanda giusta con la persona giusta.

Osservandoti da tanto tempo mi sono accorto che i tanghi scelti per le tue esibizioni sono molto vari? Come scegli un determinato tango? Ti fai influenzare da alcuni fattori tipo la presa emotiva di quella melodia o ritmo sul pubblico, o basta soltanto che piaccia a te ed alla tua partner? Quanto é determinante la tua partner nella scelta di un brano su cui esibirsi?

La scelta avviene, in hotel prima di docciarsi e andare in milonga per l'esibizione. Si, sono vari, come in una serata.. non cambia molto dal fare una serata da dj.. sceglierli in base a quanto ti emozionano o entrino bene nel tuo umore ed energia del momento, metterli in ordine in base a cosa sta meglio dopo il precedente. spesso non ballo il tango che vorrei fare al 100% solo perchè con gli altri non si trova bene, rimandando alla settimana successiva etc.

Si, deve coinvolgere il pubblico per evitare di creare una differenza tra ciò che senti e cosa sentono gli altri, loro ballano con te anche se stanno seduti a guardare.

Stephanie è molto determinante, mettiamo insieme i pezzi che ci piacciono ascoltati in privato durante lezioni o viaggi e poi li scegliamo in base a cosa ci ispira più in quel momento.

Sono evoluti nel corso degli anni i tuoi gusti musicali, sia come deejay che come ballerino ( in relazione all'orchestra su cui esibirsi)?

Come ballerino: Si, per esempio odiavo pugliese semplicemente perchè non ero in grado di interpretarlo a pieno e non essere musicale e come non ballare tango, quindi preferivo non ballarlo. Adesso ogni pugliese che ballo diverso da quelli già ballati in esibizione nasce da un gradino in più ottenuto da tanto lavoro durante le prove, che ti permettono di cambiare il tuo modo di interpretare e ballare, tanto da essere capace o sentirti in grado di ballare qualcosa di più impegnativo... poi riuscirci è un'altro discorso:)) ahahaha.

Come Dj: Si, adesso sono molto più sul melodico rispetto a prima.

Spesso capita in alcuni eventi di condividere la serata con un/a collega. Preferisci lavorare generalmente da solo, o se in coppia con chi hai feeling? Oppure, ami il brivido di sperimentare con un collega mai ascoltato fino ad allora?

Parli del brivido di sperimentare sulla pelle dei tangheri presenti in milonga??? mai avuta.

Se c'è la mia faccia, preferisco essere l'unico responsabile in bene e in male della riuscita o no della serata.

Anche se ho lavorato con due persone con cui avevo feeling e mi sono trovato molto bene, ma semplicemente perché i gusti erano così uguali che era una gara a creare la tanda più bella una dopo l'altra e insieme, sapendo che l'altra persona non avrebbe mai fatto una stupidaggine passando in consolle cose assurde. questo non va a discapito dei tangheri:) anzi, avendo gli stessi obbiettivi due testoline sono meglio di una sola.

Se qualcuno ti chiede il nome di una traccia gliela dici, magari consigliando il cd dove é inclusa, oppure lo inviti ad avventurarsi in una faticosa ricerca?

In generale sono contento che si interessino e dico tutto. Ma non amo lo scambio, specialmente durante le serate. Quindi uomini dalle chiavette in mano: se siete davvero interessati, prendete le informazioni, ma non il file. Ci sono collezionisti che sudano e lavorano un sacco con ricerca di giorni e giorni per un singolo tango, pensate che sia carino anche solo chiederlo in regalo come cosa ovvia?

Il pubblico ti molesta in consolle con richieste assurde. Cerchi di accontentarlo oppure fai capire chiaramente che non sei un jukebox?

Le richieste ricevute sono state di solito per la salsa come cortina e tango elettronico. Rigorosamente NO per l'elettronico o non tango e ''vedrò di metterla''(sincero) per la cortina di salsa..ahahhahaa

Ritieni che il modo di musicalizzare sia differente per macroaree geografiche ? Argentina, Nord Europa, Est Europa, Mediterraneo... o tutto il mondo é paese?

Prima lo era, adesso un po' meno. Tutti copiano tutti e spesso trovi la stessa serata anche in paesi diversi, in generale in Europa si sente troppo elettronico e troppe “Marcette”, in Argentina più tradizionali e melodici nello stile, anche se molti dj attuali sono ormai dj europei di passaggio e invitati a musicalizzare.

Le classiche domande a bruciapelo, vietato non rispondere:

Tre orchestre che non possono mancare in una serata.

D'arienzo echague - Calò iriarte - Fresedo Ruiz - Di Sarli Cantato(entra obbligatoriamente anche se 4°)

Le tue tre orchestre preferite, che possono essere anche diverse dalle precedenti.

Troilo, D'Arienzo, Canaro

Suggerisci una tanda di tango strumentale, una tanda di tango con cantante, una di vals ed una di milonga.

BIAGI: el recodo - el yaguaròn - Pura clase - belgica

Calo: cuando tallan los recuerdos - es en vano llorar - si yo pudiera comprender - los despojos.

Castillo: idilio trunco - luna de arrabal - la vieja serenada

Canaro: milonga brava - milonga de antano - milonga de mis amores

Quali sono le tre orchestre o cantanti che non sopporti?

Hugo Diaz - los tubatango - non tango o tango elettronico

Quale é l'orchestra più sottovalutata dal grande pubblico e quale la più sopravvalutata?

Sottovalutata: Troilo

Sopravvalutata: Donato

Le tue tre serate top ( a giudizio tuo ovviamente...)

festival mantova 2009 - la latina marathon 2012 - tango rave turin 2010...le prime che mi vengono in mente...

Siamo meno seri, si rimorchia di più da ballerino o da deejay? Seduce di più la promessa di una tanda o di una lezione privata oppure una pennetta usb regalata in privato?

Evito di dire il mio nome perchè poi svengono e mi tocca farle riprendere...ahahahaha Scherzo, mi dispiace non rispondere, ma non ho mai usato nessuna delle due cariche:) ahahahah

 

domenica 21 ottobre 2012

Konrad Krynski: I think that in every case a DJ should adjust to the audience and not vice versa. It is sometimes not very easy .








Our journey through the great tangoed bring us back in Eastern Europe. This time we stop in Budapest, and we meet another of the great talents, Konrad Krynski.
He's not only a great Tango DJ but also tango dancer, organizer of regular milongas in Budapest, tango music collector. When Konrad plays, try to offer very wide selection of music ranging from mid 20ies till late 50ies… and it is impossible to stand still on the floor. Elegant, with great control of the music and the dancers, the milonga runs like clockwork. And then,  go to the discovery of another of the masters of the art of Tangodjing. Ladies and gentleman, Mr. Konrad Krynski.

From the beginning: I suppose that your first approach with tango, like for other dj, was with the dance. What inspired you to get into console and play music? A conscious decision or was the result of chance?

I had my first contact with tango music before I started dancing. I used to play classical guitar. The music of Astor Piazzolla and some other post-Golden Age tangos are an important part in repertoire of most contemporary guitarists. After that came the dancing. From the first days I was interested and intrigued by tango music. A few months later I started building my collection. From the beginning I wanted the music to be labeled properly, having all the titles, orchestra and singer names, years of recording. From that there’s only one small step to DJ-ing...

What were your early taste of tango? There are significant differences with the current scene?
I think that in recent years the music we can hear in many european milongas is moving towards more classical selection. Nuevo and alternative music is less and less present. I am quite a conservative DJ (I hardly ever play anything recorded after 1960). But at the same time I think diversity is good for overall development. Additionally modern music is better when we want to attract new generation of tangueros and tangueras. So it would be a pity if Nuevo disappeared completely.
I think that in every case a DJ should adjust to the audience and not vice versa. It is sometimes not very easy . 
Since the beginning I liked all types of music. And I still do like all of them today, though modern music almost completely disappeared from my musical selection.

Do you remember your first like tango dj?
I can’t remember the first name…. I remember I was quite impressed by several DJs during my first trip to Buenos Aires. But it was maybe Buenos Aires that impressed me more 

The difficulty of the search for songs on cd often burned, the explosion of the Web and the consequent relatively easy to find in the music. Do you think this paradigm shift has changed the way of working of the DJ?

I think that easy access to music and other tango information online has a fundamental impact on the way we DJ. Today everybody can listen to thousands songs on Youtube, buy music without leaving their flat, read DJ blogs about building tandas, even see and listen to many examples of tandas. All those evolutions are very helpful and contribute to overall increase of music awareness. They can also give many new ideas. Laptops where you can store all your music collection in good mp3 quality also make it easier. 
It is very important for every DJ to keep her or his own personality and style. Copying somebody else’s tandas and relying on modern technology is not yet DJ-ing.

When you build your performance? Long ago, during the journey to the milonga, or sudden moment by moment?
I think a big part of the secret of a good DJ is months and years of hard work done outside of milongas. One needs to know his or her collection, be conscious about choices of songs in tandas, sequence of tandas, having a wide selection of cortinas bridging the tandas perfectly, etc… With solid preparation and minimum of good taste almost everybody can be a correct DJ. If you add some talent, intuition and good feeling for the dancers one can become a great DJ.
I build most of my tandas at home. I make sure that I have wide enough selection of them that will suit any occasion. The choice of tandas and cortinas is always done on the spot. Quite frequently I modify the home-made tandas during the milongas (e.g. to avoid playing the same song in different tandas, put in a song somebody asked me about , make the tanda easier or more difficult to dance).

Have you ever played in a boring night? Have you you understand too late that perhaps the milonga could not give you the right motivation and you could not wait to finish? Do you accept whatever you offer or try to make a selection preferring location and fascinating evening with friends?

Boring night? It does happen to me (mainly on small, local and regular milongas). I think a good DJ should never give up. One should always try to make a great evening even if there are very few people present and keeping the energy high is difficult. The small, local milongas are equally (if not more) important for tango life as festivals and marathons. The dancers should have access to the best music selection there. 

How would you define your style? It has evolved over time? And in which direction? What can influence you in an evening, the audience, the dancers, the acoustics of the location, the duration of your performance ...

When I play I try to offer very wide selection of music ranging from mid 20ies till late 50ies. This did not really change over time. I surely build my tandas more carefully now. When I listen to some of my early playlists, sometimes I can’t believe I played it . A good DJ should in my opinion spend as little time looking into a laptopscreen as possible. DJ-ing should be an interaction with the dancers taking into consideration all external factors (light, temperature, length of the milonga, shows, orchestras performances, etc…). The list of the factors is very long… 

Do you prefer playing alone or sharing the night with a / colleague. Generally prefer to work alone, or with friends who you feeling? Or, you love the thrill of experimenting with a colleague ever heard until then?

I have shared an evening with a DJ-friend once (2 tandas for him, 2 tandas for me). It was a great experience. But definitely if the milonga is not too long, up to 8 hours, I prefer to play alone. This way I can decide the level of energy myself. If it all works well – great! If for some reason it does not work... there is nobody else to blame  

If someone asks you the name of a track you say it to him, perhaps suggesting where the CD is included, or invite him to venture into the trouble of searching?

I very rarely keep it for myself. In most cases I enjoy sharing music knowledge and appreciate if the dancers are interested in the music they are dancing to.
The public bother you with absurd requests: what do you do? Are you a jukebox?
I usually ignore requests for music I don’t find appropriate for milongas. But in general I’m quite open. I feel one of my main responsibilities is to please my dancers. So if I can make them happy by playing their favorite song or tanda.... I do it.
I love requests about chacarera, salsa, rock’n’roll. If they happen, it is a sign that the evening was great, people have lots of energy and want to go above the borders of tango. That’s just great!

Do you like to dance and listen to your colleagues enjoy the selections and styles of others from your performances?

Of course I do enjoy music of my DJ colleagues. Though I’m quite critical. I always find something that could be done differently  But it’s normal and I’m happy that DJs play in different styles,  have different approach in building tandas and the energy of the evening… It would be so boring if everybody was playing the same (even if it was really very good).

Do you believe that the art of “musicalizador” is different for geographic areas? Argentina, Northern Europe, Eastern Europe, the Mediterranean ... or is it similar in every countries?

I think art of Musicalizador is very similar everywere, though the music played in different georaphies is obviously very different. A good DJ should in my opinion have only 2 objectives. The first and most important is to please the dancers and make them dance as much as possible. The second, less important and probably relevant only outside of Argentina, is to educate dancers. I think it is good to propose new music to widen the horizont and knowledge of the dancers, but this should happen without compromising too much the first objective. The rest is only about adjusting to the local tastes and preferences. 
The music played in traditional milongas of Buenos Aires is in my opinion very good but conservative and limited. Five orchestras will represent half of the tandas you hear there. Most DJs in Europe tend to be much more open and offer wider selection. I prefer “the European model”, provided that the music selection is based on a solid, well balanced classical repertoire.

Would you like to have a milonga just for you, furnish it with the appropriate facility to your desires, try to create a wave that satisfies you over to play when you want and create a calendar of events to measure your tastes?

With a friend of mine Balazs, I do run a weekly milonga in Budapest. We have quite similar music tastes and we can do it our ”way”. We plan some special type of tango events soon… But let’s keep it as a secret… 

The classic point-blank questions you have to answer, you cannot refuse:
Three orchestras that can not miss in one evening.
Definitely di Sarli and d’Arienzo. The third.... probably Troilo.


Your three favourite orchestras, which may also be different from the previous ones.

It’s quite difficult to beat di Sarli and d’Arienzo – they are in my top 3. But my favorite is Francisco Canaro. Such a huge selection, the best milongas, great valses and so many tangos to choose from.  One needs a few years to discover all of it...

Suggest a tanda of tango instrumental, a tanda of tango singer, one of vals and milonga.
So difficult to choose only one of each! 

I love instrumentals of Canaro from the late 20ies and early 30ies...
Pepermint
Cimarron
La Voz Del Bohemio
Criollazo

A tanda I like finishing milonga with: Carlos di Sarli with Alberto Podesta
Vamos
La Capilla Blanca
Lloran Las Campanas
Nada

Miguel Calo’s vals tanda that always works and brings everybody to the dancefloor:
El Vals Soñador – with Raul Beron
Pedacito De Cielo – with Alberto Podesta
Bajo Un Cielo De Estrellas – with Alberto Podesta


I love the energy of d’Arienzo milongas (be careful as speed and quality of those milongas can vary significanly depending of the CD):
Estampa De Varón
La Cicatríz
Milonga Del Recuerdo


What are the three bands or singers you can not stand?

There aren’t any orchestras I cannot stand. Sometimes I say that there are no "bad songs”, there are only songs put in bad tandas, played in bad moments of a milonga. Maybe that is not entirely true, but I’m sure you get my point. 
If I have to give some names… I’m not the biggest fan of de Angelis (with some exceptions, e.g. with Larroca) and Varela. But I can surely stand them  

What is the band most underrated by the general public and which is the most overrated?

I think Francisco Lomuto is definitely underrated. I can hardly hear it anywhere... Who is overrated? Here I might risk my tango future . Ricardo Tanturi, especially with Alberto Castillo. Some people put them in top 5. I think they are great but there maybe a few orchestras that are same good or even better...

Your top three nights (in your opinion of course ...)

I keep many great memories in my mind. I enjoyed DJ-ing in Amsterdam – people there are very open to wide selection of music and it gives great opportunities to the DJ. Recently I dj-ed in Experiencia Milonguera, in Pradamano, Italy. The energy in the night was great. At the end, at 5 a.m. the floor was full of dancers… But probably nothing will beat my open-air milongas at the royal castle in Budapest… Amazing view, big crowd, incredible atmosphere. You need to come next summer 

We are less serious: Last night a dj saved my life. The DJ rule is sexy? have you ever had a relationship with some fans and some flirt with your colleagues?

Hmmm… Flirting at the milongas… You don’t have to be a DJ to do that 

sabato 20 ottobre 2012

Alfredo Petruzzelli:Per me la serata è una specie di giornata che parte piano (appena svegli) si anima gradualmente entrando nella sua parte centrale più vivace e poi lentamente comincia a chiudersi in se stessa rallentando, diventando più intima e romantica e avviandosi così verso la notte.





Tutto in Italia é iniziato con Alfredo Petruzzelli… Agli albori della mia discesa sulle consolle tanghere, Alfredo era già una figura mitica, il primo musicalizador nostrano in senso assoluto. Un vero signore, nei modi e nello stile, mai sopra le righe, con una sterminata cultura tanghera. Una biblioteca di borgesiana memoria dove ogni tango si é sedimentato cronologicamente, inteso nella sua essenza, altro dai collezionisti dell'ultima ora che accumulano tango su tango come sugli scaffali di un hard discount o do un cash & carri tanguero. Parlare con Alfredo é stato emozionante, un rivivere la storia del tango in Italia, le sue mode ed i suoi vuoti culturali degli inizi, la voglia di scimmiottare il tango dello show ed il serio approfondimento ontologico degli anni 2000. Una intervista da leggere tutto d'un fiato.

I tuoi inizi. Presumo come tutti che il tuo primo approccio sia stato con la pista. Cosa ti ha spinto a fare il salto in consolle? Una scelta ponderata o é stato frutto della casualità?
Pista e consolle per me sono nate assieme, Ho cominciato nel gennaio 1990 e sin dalle prime volte, oltre a ballare, mi sono occupato della musica portando nelle palestre dove praticavamo (non esisteva neanche il concetto di milonga allora) oltre ad uno di quei mastodonti lettori di cassette/cd/radio anche le cassette (tante) e i pochi cd che si trovavano allora.

Ai tuoi esordi quali erano i gusti dei tangheri? Ci sono differenze significative con la scena attuale?
Sembrano proprio due mondi differenti anche per la mancanza di materiale a disposizione. Io avevo solo Piazzolla, qualche Gardel e un doppio cd della Music Hall con alcuni brani di Di Sarli ma le sonorità di Di Sarli non ci piacevano proprio. In realtà chi ci ha fatto innamorare del tango è stato sicuramente Piazzolla. Si ballava Vuelvo al Sur, Oblivion, Milonga del Angel, Citè Tango, e, immancabile, Libertango. In quegli anni di esibizione e di ballerini non se ne parlava proprio. Il primo stage di tango vero (con la prima esibizione di una coppia di ballerini) lo abbiamo fatto a novembre 91 con Alejandro Aquino e Mariachiara Michieli ed è stata, almeno per me, una vera rivelazione. E hanno avuto il merito di farci scoprire Pugliese. Poi nel 92 è arrivato Pedro Monteleone che non riusciva a capacitarsi del fatto che il suo modo di ballare non ci piacesse proprio. Pedro mi regalò due cassette di milonghe strepitose e mi ha fatto scoprire il tango salon. Ma la maggior parte di noi continuava a preferire Piazzolla e, al massimo, Pugliese.  Insomma eravamo proprio dei trogloditi del tango e ci è voluto uno stage nel 94 (!) con Miguel Angel Zotto e Milena Plebs e uno fantastico con Tetè e Maria Villalobos nel 95 per aprirci gli occhi sulle altre orchestre e su uno stile di ballo fruibile in milonga. Oggi chi entra nel mondo del tango trova una offerta di musica e di insegnanti illimitata. Per noi era la scoperta quotidiana di una orchestra, di un cantante, di un brano, di un passo, di film, libri. Di tutto un mondo che, parlo per me, ancora mi riserva bellissime sorprese.

Ricordi la tua prima serata in consolle?
Dei primi anni ricordo solo il genere di serata: in palestre che affittavamo ad ore. La mia trasformazione in un vero e proprio musicalizador è avvenuta nel 1994 quando ho cominciato a gestire le serate al Cafè Procope che all’epoca e per molti anni è stata l’unica vera milonga d’Italia. Lì ho avuto a disposizione mixer e attrezzature professionali e anche grazie a quattro viaggi a Buenos Aires un discreto numero di cd con molte orchestre prima fra tutte D’Arienzo e Di Sarli.

Dalla difficoltà della ricerca dei brani su cd spesso masterizzati, all'esplosione del web, e la conseguente relativa facilitá nel reperire la musica. Secondo te questo cambiamento epocale ha cambiato il modo di lavorare del DJ?
Assolutamente si! Ho già detto della difficoltà di trovare musica di tango che venne lentamente superata prima con la collana El Bandoneon e successivamente con i negozi on line primo fra tutti Zival’s ma anche Canzone (tedesco) e un sito olandese di cui non ricordo più il nome. Ma nel 95 ordinare on line era ancora piuttosto complicato (non esistevano i pagamenti on line e bisognava mandare fax e bonifici bancari). Ma insomma nel 97 avevo già più di 500 cd di tango. La mia era una vera e propria bulimia: compravo tutto quello che anche lontanamente avesse a che fare con la nostra musica.
Oggi è tutto più semplice e si trova veramente tutto: basta cercare (e pagare). La difficoltà sta poi nel saper utilizzare il materiale a disposizione.

Quando costruisci mentalmente la tua serata? Molto tempo prima, durante il viaggio per arrivare in milonga, oppure improvvisi attimo per attimo?
Non ho mai una scaletta predeterminata. Ho invece ben chiaro come, a mio parere, deve svilupparsi una serata: come cominciare, come affrontare la parte centrale e come concludere. Per me la serata è una specie di giornata che parte piano (appena svegli) si anima gradualmente entrando nella sua parte centrale più vivace e poi lentamente comincia a chiudersi in se stessa rallentando, diventando più intima e romantica e avviandosi così verso la notte. 

Ti é mai capitato di annoiarti durante una serata, di aver compreso tardivamente che forse quella milonga non riusciva a darti le giuste motivazioni e non vedevi l'ora di finire?
Si, mi è capitato ma per fortuna molto di rado.

Accetti sempre tutto quello che ti propongono o cerchi di fare una selezione preferendo location affascinanti e serate con amici?
Non ho preclusioni verso nessuno ma a tutti quelli che mi contattano faccio presente qual è il mio modo di concepire le serate in modo da evitare di andare dove le attese sono diverse dal mio stile e dove, ad esempio, mi si dice che i ballerini si aspettano una tanda o due di “nuevo”. In questi casi il discorso si chiude da se. Ma per fortuna non capita quasi più e chi mi cerca sa già cosa aspettarsi da me. Diverso è il discorso delle serate con amici: ogni tanto capitano e in quelle occasioni possono anche saltare gli schemi.

Come definiresti il tuo stile? Si é evoluto nel tempo ? Ed in quale direzione? Cosa può influenzarti in una serata, il pubblico, i ballerini, l'acustica della location, la durata della tua performance…
Il mio stile odierno è molto tradizionale con un repertorio tratto per il 99% dalle Decadas de Oro del Tango. Mi attengo rigorosamente allo schema tandas/cortinas con la sequenza 4T-4T-3M-4T-4T-3V. Che nel corso degli anni si sia evoluto è dire poco! Vi è un abisso tra il mio modo di musicalizzare negli anni ’90 e quello odierno. In quegli anni mettevo musica in maniera un po’ disordinata e, soprattutto, non usavo la suddivisione in tandas e cortinas: era già tanto avere finalmente la musica e non avevo realizzato che a Bs.As. vi era uno schema logico che i musicalizadores seguivano. Ma, senza esserne consapevole, ogni orchestra veniva proposta almeno per 2 o 3 brani consecutivi: insomma una specie di tanda ma senza cortine. C’è una parola che per me rappresenta il fondamento musicale delle mie serate: equilibrio. Equilibrio tra brani cantati e strumentali, tra tande lente e tande più marcate, tra orchestre degli anni 30 e quelle più recenti. In ogni caso non gradisco le performances al disotto delle 3 ore. E difficilmente la mia musica sconfina oltre il 1960. 

Spesso capita in alcuni eventi di condividere la serata con un/a collega. Preferisci lavorare generalmente da solo, o se in coppia con chi hai feeling? Oppure, ami il brivido di sperimentare con un collega mai ascoltato fino ad allora? 
Non ho alcun problema a dividere la serata con altri colleghi purchè mi venga lasciato uno spazio consecutivo di almeno 3 ore. Al di sotto di questo tempo non gradisco e preferisco evitare. In sostanza meglio solo.

Se qualcuno ti chiede il nome di una traccia gliela dici, magari consigliando il cd dove é inclusa, oppure lo inviti ad avventurarsi in una faticosa ricerca?
Continuo a considerarmi innanzitutto un divulgatore del tango e mi comporto di conseguenza. Non ho alcun problema a comunicare i titoli delle tracce e, se del caso, a passarle al collega che me ne faccia richiesta. Il tutto “cum grano salis”. 

Il pubblico ti molesta in consolle con richieste assurde. Cerchi di accontentarlo oppure fai capire chiaramente che non sei un jukebox?
Di regola non gradisco ma se la richiesta è compatibile con il proseguimento della serata non ho problemi. Dico sempre no alle richieste, per fortuna sempre più rare, di tango contemporaneo o nuevo. In ogni caso do sempre una risposta anche se negativa e cerco di argomentarla.

Ti piace ballare ed ascoltare i tuoi colleghi, gustare le selezioni altrui e stili differenti dalle tue esecuzioni?
Sono molto curioso e ascolto e ballo volentieri con la musica di altri colleghi. Ho grande stima di alcuni di loro e ogni volta che mi capita di ascoltarli riesco a trovare la tanda che mi emoziona. 

Ritieni che il modo di musicalizzare sia differente per macroaree geografiche ? Argentina, Nord Europa, Est Europa, Mediterraneo… o tutto il mondo é paese?
Non sono abbastanza informato per rispondere a questa domanda ma, ascoltando i dj stranieri (argentini e non) che sempre più frequentemente arrivano in Italia mi sembra che di differenze sostanziali non ve ne siano molte.

Ti piacerebbe avere un locale solo per te, arredarlo con l'impianto adeguato ai tuoi desideri, cercare di creare un'onda che ti soddisfi oltre a suonare quando ne hai voglia e creare un calendario di eventi a misura dei tuoi gusti?
Ho gestito il Cafè Procope per 8 anni e sono stati anni fantastici. Abbiamo avuto la prima milonga en vivo con Color Tango (nel 95!) poi concerti di tutte le orchestre in transito in Italia, esibizione di ballerini, il primo vero festival (Noches de Garufa), mostre di quadri, pittura, spartiti, presentazione di libri e dischi. E’ stato bellissimo ma anche una gran fatica e, spesso, grandi perdite economiche. Ma, come si dice dalle mie parti “Dove c’è gusto non c’è perdenza”. No, oggi non lo farei più, al massimo collaborerei stabilmente con qualcuno per organizzare eventi, charlas, mostre. Mi piacerebbe fare delle serate di ascolto dedicate a cantanti come Goyeneche o Julio Sosa senza l’assillo del ballo, serate di approfondimento su qualche tema specifico. 

Le classiche domande a bruciapelo, vietato non rispondere:
Tre orchestre che non possono mancare in una serata.
D’Arienzo, Di Sarli, Fresedo.

Le tue tre orchestre preferite, che possono essere anche diverse dalle precedenti.
D’Arienzo, Laurenz, Fresedo.

Suggerisci una tanda di tango strumentale, una tanda di tango con cantante, una di vals ed una di milonga
Strumentale: Juan D’Arienzo - Derecho viejo (1939), No me lo digas, Entre dos fuegos, Por que razon.
Cantata: D’Agostino/Vargas - Hay que vivirla compadre, Su carta no llegò, Poncho del olvido, Esta noche en Buenos Aires.
Vals: Laurenz – Mascarita, Paisaje, Caseron de tejas
Milonga: Canaro  - Milonga del corazon, Milonga de Buenos Aires, Despues de quererla tanto

Quali sono le tre orchestre o cantanti che non sopporti?
Non vi sono orchestre o cantanti che non sopporto.

Quale é l'orchestra più sottovalutata dal grande pubblico e quale la più sopravvalutata?
La più sottovalutata è quella di Pedro Laurenz.
La più sopravvalutata e quella di Francisco Canaro

Le tue tre serate top ( a giudizio tuo ovviamente…)
29 gennaio 2010 Mala Yunta - Modena
10 settembre 2011 Milonga de la tarde  - Fivizzano
31 dicembre 1997 – Noches de Garufa – Cafè Procope Torino

Siamo meno seri: i dj rimorchiano ? Quante storie hai avuto con i tuoi colleghi?
Storie??? Ma va là, e chi ha tempo per le colleghe? Però adesso che ci penso…

lunedì 15 ottobre 2012

Vladimir Vereschagin:My style is not to allow people sit – they have to be motivated to dance – so if I see full dancefloor and empty tables, I am really happy. Mainly I am playing with moods in the music all the time and if I have long milonga at some moment I have to put really powerful music to give new batteries to dancers.




More and more talent in tango come from the East, a real melting pot of creativity. Our journey continues with Vladimir Vereschagin, one of the leading DJs in the European scene. Absolute master of musical selections, control 100% of the needs of dancers. Vladimir has got the key to managing the mood of the night. One other conversation not to be missed to discover more deeply the secrets of the milonga.

From the beginning : I suppose that your first approach with tango, like for other dj, was with the dance. What inspired you to get into console and play music? A conscious decision or was the result of chance?
Of course my first approach with tango has started from dance. It was happened 8 years ago, when my friend asked me if I want to try one class in her new tango-school. At that time I just divorsed and felt myself ready for something new in my life….. Finally that was tango. After 2 years of studying and dancing tango my teachers (at the same school in Moscow) asked me if I want to DJ at school party out of the city. And I replied why not – let's do that)))) I have to say that at that time we did not have plenty of tango DJs in Moscow like nowadays – just 2 or 3 DJS plus tango teachers, who organised their own milongas. So it was chance frome one side, but my relations with music started from my childhood – I always enjoyed to discover music, styles, histories – I am sure that was linked with the chance of course)))

What were your early taste of tango? There are significant differences with the current scene?
If you ask about tango itself, it was always very private and social for me. That influence my approach to DJ and use the music, which definitely fits dancers who come to the milonga. The major difference with the current approach is my experience, knowledge and more deep understanding of how to change the mood of the dancers, but not to leave them with the feeling that they are empty or sad after leaving milonga, where I DJ.

Do you remember your first like tango dj?
Of course I remember – I was really nervous and was not ready on 100% with the collection, but when I started to get positive feedback from dancers, I realised that they like what I am doing. After that I have started to enjoy DJing and still love it.

The difficulty of the search for songs on cd often burned, the explosion of the Web and the consequent relatively easy to find in the music. Do you think this paradigm shift has changed the way of working of the DJ?
May be I am really laisy, but I started to buy CDs only one year ago, and even not so much. My collection came to me preferably from other DJs throughout the world, so I am lucky guy))) Only if I hear something really intersting, danceable I search the song on the web. Coming back to your question web in general and technology change our lifes, not only DJ work…

When you build your performance? Long ago, during the journey to the milonga, or sudden moment by moment?
This is good question. Short answer – I love to improvise, but improvise if I really know the music very well. So I do a lot of homework before milonga on regular basis. Especially before the festival I do preparations. I have ready tandas in my playlists, but I try not to put them all the time.

Have you ever played in a boring night? Have you understand too late that perhaps the milonga could not give you the right motivation and you could not wait to finish? Do you accept whatever you offer or try to make a selection preferring location and fascinating evening with friends?
Yes I played in a boring nights – moreover I realised that as DJ I can not change anything. I think each milonga has to have critical mass of dancers otherwise it is half empty. And of course my selection depends on the place, time and dancers who come.

How would you define your style? It has evolved over time? And in which direction? What can influence you in an evening, the audience, the dancers, the acoustics of the location, the duration of your performance ...
My style is not to allow people sit – they have to be motivated to dance – so if I see full dancefloor and empty tables, I am really happy. Mainly I am playing with moods in the music all the time and if I have long milonga at some moment I have to put really powerful music to give new batteries to dancers.

Do you prefer playing alone or sharing the night with a / colleague. Generally prefer to work alone, or with friends who you feeling? Or, you love the thrill of experimenting with a colleague ever heard until then?
I prefer to play alone – even if I know the person we are all very different – DJ is connected to the dancers first of all and can not be connected to another DJ at the same time. May be I am not so professional to share it with someone else))))

If someone asks you the name of a track you say it to him, perhaps suggesting where the CD is included, or invite him to venture into the trouble of searching?
Now I know a lot of track names – and I am free to suggest, which song I play. Also I always offer if person like it to send it via e-mail.

The public bother you with absurd requests: what do you do? Are you a jukebox?
I always reply to them – may be it will be right moment tonight to put this music. Of course sometimes such requests help me to realise what people want now, so I listen always very carefully.

Do you like to dance and listen to your colleagues enjoy the selections and styles of others from your performances?
Of course I do, but beeing DJ I am very critical to the way of djing of my colleagues.

Do you believe that the art of “musicalizador” is different for geographic areas? Argentina, Northern Europe, Eastern Europe, the Mediterranean ... or is it similar in every countries?
They are 100% different. For example I do not like the way of DJing in Europe now – for me it is boring, a lot of 20s, 30s – milonguero music.

Would you like to have a milonga just for you, furnish it with the appropriate facility to your desires, try to create a wave that satisfies you over to play when you want and create a calendar of events to measure your tastes?
I am not sure that i understand this question. But I want to say that I am tango dancer first of all and this helps me to make one wave with the others – I never put what I really do not like by myself.

The classic point-blank questions you have to answer, you cannot refuse:
Three orchestras that can not miss in one evening. 
Di Sarli, D'Arienzo, Pugliese

Your three favourite orchestras, which may also be different from the previous ones. 
Di Sarli, D'Arienzo, Pugliese

Suggest a tanda of tango instrumental, a tanda of tango singer, one of vals and milonga.
Instrumental Di Sarli – El Abrojo, Champagne Tango, Una Fija, Don Juan
Tango singer Troilo-Fiorentino – Toda mi Vida, Yo soy el Tango, Tinta Roja, Te aconsejo que me olvides
Vals Biagi- Viejo Porton, Cuatro Palabras, Adoracion
Milonga Canaro – Un viejo se enamora, la milonga de mis tiempos, parque patricios

What are the three bands or singers you can not stand? 
For milonga - electrotango in general. I do not understand how to motivate dancers to feel something with this music.

What is the band most underrated by the general public and which is the most overrated?
Underrated – Troilo (especially in Europe)
Overrated - Donato

Your top three nights (in your opinion of course ...)
Milonguero Nights 2012
Hamburg marathon (I do not remember a year), but I DJd there first time
Beirut Tango Festival 2012

We are less serious: Last night a dj saved my life. The DJ rule is sexy? have you ever had a relationship with some fans and some flirt with your colleagues?
Ahahaha….In tango everything works in different way – I never had something like this)))))