mercoledì 13 dicembre 2017

IL POTERE SECONDO CARL SCHMITT






Adelphi ci offre in un agile libretto di poco più di 100 pagine, stiamo parlando della collana Biblioteca Minima, due appassionanti e rigorosi Dialoghi di Carl Schmitt sul potere e sul nuovo spazio. Con il grande giurista e filosofo tedesco si scandaglia in profondità l'essenza del potere in questo alternarsi di domande fra un maestro, alter ego dello scrittore ed un giovane allievo. Tutto scorre in rapida successione, le concezioni del potere dall'antichità fino ai giorni nostri, le aporie dello stesso. Quella sintetica ed ontologica definizione che fa dire che il potere é una dimensione oggettiva e autonoma rispetto a qualsiasi individuo umano che di volta in volta lo detiene. Un potere altro dalla condizione dell'uomo che vive di vita propria ed in autonomia rispetto a chi ne ha lo scettro del comando. Un dialogo serrato dove in ultima sintesi, homo homini homo non é, secondo le parole di Schmitt stesso una soluzione, bensì l'inizio della problematica. "Nonostante tutto essere uomo resta una decisione!".

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