martedì 17 settembre 2013

Italian Records: 7 pollici da leggenda




Ci sono degli album, dei 45 giri, fondamentali per comprendere la portata di alcuni fenomeni musicali in Italia. Il nostro Paese per svariate ragioni, ci vorrebbe un trattato da 1000 pagine, è sempre stata ai margini dell’evoluzione dei generi, costretta sempre ad inseguire gli altri, fossero USA o Inghilterra. Raramente abbiamo espresso artisti di grande portata tale da inserirsi a pieno titolo nel mainstream rock. 

Con la New wave eravamo al momento giusto, nel posto giusto. E’ essenziale che riusciate a reperire un cofanetto straordinario: Italian Records, The singles della Spittle Records. Una raccolta dei 7 pollici di una delle seminali label nazionali che tra il 1980 ed il 1984 riuscì  a raccogliere band straordinarie. Sembra di stare nella New York  “controsionista” ed anarchica musicalmente parlando, quella grande mela che si muoveva in direzione no wave, ma anche le avanguardie inglesi. 

Ed allora, ripensando a fenomeni da baraccone contemporanei, vengono i brividi ad ascoltare gente del calibro dei Confusional Quartet o i super elettronici Stupid Set, per non parlare di una band leggendaria per tanta elettronica nostrana quali i Gaz Nevada. …Una Bologna che non si dimentica…Per non parlare di Diaframma e Neon … e si va nella tenebrosa Firenze. Senza tralasciare la goliardia malsana di Freak Antoni e Johnson Righeira. 

Capita poche volte di attribuire un aggettivo quale imperdibile ad un cofanette di musica italiana. Qui ci sta stretto. Assolutamente stretto. Cinque cd da divorare tutto d’un fiato, … e non soltanto per i nostalgici.

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