mercoledì 13 maggio 2015

Doorsiani sogni in salsa folk...Robyn Hitchcock


 
 
 
Sono affezionato ad un talento come Robyn Hitchcock che ha saputo attraversare in modo inossidabile tante stagioni del rock. Un veterano incredibile che a distanza di anni riesce ancora a provocare sane suggestioni rock. Sanguigno , sebbene ad un primo ascolto, la sua scarna voce possa rappresentare un flebile afflato di umanità. Mi piace risentire in libertà cover, vecchi classici e perle scrostate dalla polvere. Un folk minimale ma che raggiunge vette eccelse. Con “The man upstairs” siamo dalle parti di una umanità timida e introversa che si trova a dover fare i conti con un sé non più adolescente, ma lo sguardo maturo serve a dare corpo ad una retrospettiva che sarebbe solo anagrafica. Ed ascoltarmi in poltrona, assorto, nei miei pensieri, una versione da brivido della doorsiana Crystal Ship mi riconcilia con la vita.

 

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