Lo Studiolo: quella
segreta e piccola stanza dove il principe, nei palazzi rinascimentali, era
solito ritirarsi per leggere, riflettere e studiare attorniato dalle sue opere
d’arte preferite, dai suoi testi più amati. Questo bel libro del grande filosofo
contemporaneo Giorgio Agamben è appunto uno “studiolo”, un excursus nel
pantheon personale di ricordi d’arte e di letteratura. Una prosa affascinante e
insospettabilmente lieve ci fa viaggiare attraverso una macchina del tempo, dal
Tiziano dello Scorticamento di Marsia al Bellini de L’Ebbrezza di Noè, dal
Cristo Morto di Holbein alla contemporaneità di Twombly, Ferroni, Licini,
Ferrando. Sono frammenti intimi di uno studioso che è stato affascinato in
tutta la sua esistenza dalle complesse strade del pensiero, dove abbandonarsi è
facile e molto piacevole. Lo consiglio questo libro edito da Einaudi, a patto
che si prenda come un taccuino di schizzi e di idee da inseguire per poi
pensare al nostro personale Studiolo
mercoledì 22 gennaio 2020
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