Un canzoniere per raccontare sotto forma di poesia lo sport per eccellenza: IL CALCIO.
Quando il “Pallone” non era asservito al dio denaro, o incu..to sotto gli altari poco nobili delle pay tv. E mi commuovo ripensando a giocatori che non ho mai visto, ma di cui ho sentito parlare ed ho letto come figure mitologiche, eroi ed angeli di tempi pionieristici dove 22 atleti si rincorrevano per dar luogo ad un evento poetico. Un titolo bellissimo… “La solitudine dell’ala destra” di Acitelli, che fa pendant nella mia mente ad un dramma letterario diversissimo ma accomunato nel nome e nella temperie “La paura del portiere prima del calcio di rigore “ di Peter Handke. Voglio approfondire. I capitoli sono divisi per tematica temporale, ma anche affinità elettive spirituali o del destino. Ed allora partenza con i pionieri, da Ferrari e Meazza, a Combi e il destinato ad imperitura memoria Cesarini. La gloriosa età di mezzo con gli indimenticabili Schiaffino, la Perla Nera Pelè, l’irregolare Best, l’abatino Rivera. I frenetici e mitici anni’70, gli anni della contestazione, il calcio totale di Cruijff, Krol, il kaiser Beckenbauer, l’argentina di Passarella e Kempes. Gli ’80 di Zoff e i campioni dell’82, El Pibe de Oro, Rummenigge. L’ultima decade del secolo scorso, Baresi, Maldini, Schillaci e le notti magiche, Del Piero. Ma forse il capitolo più bello e struggente è quello dedicato a meteore, con sul groppo però storie indimenticabili: Sollier, Boranga, Filippi, Luis Silvio…
Sono ottimista , il calcio rimarrà poesia.
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