Scandagliare attraverso le voci, seppure sotto forma di intervista, la musica cosiddetta d’avanguardia degli ultimi (recenti?) anni è un privilegio raro nel florilegio talvolta banale della saggistica musicale. Pierluigi Castellano, musicista impegnato a 360°, ne “Le Sorgenti del suono” nientedimeno che ben trenta ce ne fa incontrare per una succulenta ma “digestiva” scorpacciata. In un arco temporale dal 1988 al 2004, il menù comprende una serie di raffinate ghiottonerie. Si parte dal grande minimalista californiano Terry Riley per chiudere con la greca Karaindrou musa musicale, scusate l’assonanza del suo regista compatriota Angelopoulos, il maestro dei piani sequenza e dei campi lunghi. In mezzo interviste a Laurie Anderson, Harold Budd, Sakamoto, Kronos Quartet, Bill Laswell, ma anche il jazz di Corea e Molvaer, il nu jazz di Wesseltoft. Immancabile anche il grande e geniale Brian Eno, il maieuta par excellence.
Non so sia ancora reperibile questo volume stampato dalla DeriveApprodi, ma se il destino con voi fosse generoso, facendolo sorgere da qualche pila polverosa di testi nel Remainders di turno… bè allora…
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