mercoledì 8 luglio 2009

Capri... il compas ammalia e seduce tangueros da tutto il mondo.


Non è un caso se per l’ultima campagna pubblicitaria, gli stilisti mediterranei per eccellenza Dolce & Gabbana, abbiano scelto come location la più incantevole delle isole del Mediterraneo. Capri. Un vero tormento perché dovrò aspettare un altro anno per tornare in quello che per me rappresenta un Festival da sogno. Unico per paesaggio, ma soprattutto perché nessun altro appuntamento ha un’atmosfera così lieve, rilassante e gaudente, nel senso più puro del termine. L’unico festival dove i maestri e i dj sembrano in perenne vacanza, come se si trovassero d’incanto ad una rimpatriata goliardica tra vecchi amici, ed i pubblico si crogiolasse immergendosi in un ambiente privo di qualsivoglia spirito di competizione o manie esibizionistiche. Un capri 2009 segnato per me da una leggendaria performance di Chicho e Juana, che nella gran notte del Sabato hanno sciorinato quattro pezzi da brivido. Bastava scrutare gli sguardi attoniti e frastornati del pubblico, in bilico tra l’estasi e la lacrima da tensione emotiva per affermare di aver assistito ad una performance irripetibile. Una superba interpretazione di un denso e struggente Di Sarli/Florio. Ma Capri non è solo tango nel senso stretto del termine. Vuol dire fruire d’incanto di un giardino di profumi e colori sempre presenti ad avvolgere il pubblico in quello che pare il set di un film anni’60. Ed allora la memoria corre leggera all’epoca d’oro dell’isola non ancora inquinata dal morbo del turismo mordi e fuggi, dove lo star system mondiale camminava con inusitata deferenza fra le viuzze di quella che il grande imperatore Tiberio definì il paradiso in terra. Non riuscivo a credere che i tangueros ballassero di pomeriggio su una splendida terrazza sdraiata e protesa verso i faraglioni. Le note soavi di un Calò o il compas di D’Arienzo perdersi nell’orizzonte marino. Posso rendere giustizia con le parole a questo incanto? O racchiudere in un semplice post le splendide serate, seppure il sabato la pioggia ci abbia concesso solo un primo tempo fino all’esibizione? Sono in grado invece di dettagliare fino all’eccesso la splendida ospitalità e classe degli organizzatori, Luca ed Antonella accompagnati da una splendida figlia a proprio agio a Capri come una diva d’altri tempi. Sono in grado di ricordare tutto lo straordinario cast dei maestri, disponibili, simpatici e vecchi compagni di baldoria, da Bruno a Julio, da Juan a Pablo, Ney e tutti gli altri. Vedere questi grandi maestri rivelare i segreti di passi e posture con alle spalle i Faraglioni nella incredibile terrazza della Canzone del Mare. Un luogo magico che rammenta la storia della cantante inglese Grace Fields che negli anni’40 innamoratasi perdutamente dell’isola trasforma un fortino in un luogo di seducente bellezza da dividere con i posteri. A proposito Bruno più istrionico che mai con una maschera incredibile nella performance del sabato che tanto mi ricordava i rapinatori di Point Break. Il piacere di aver reincontrato dopo un anno la mia cara amica Jenney, DJ e ballerina di Londra. Affastellato da tanti ricordi mi rinfranca sapere che il tango può essere coniugato con location splendide ed un pubblico internazionale che parla un linguaggio condiviso. Quando Luca due anni fa mi narrò la filosofia del suo festival di tango, del suo progetto ne rimasi folgorato. Un sognatore pronto ad investire le energie è sé stesso per far condividere la sua voglia di tango, la sua esuberanza ad un pubblico selezionato ma vasto. Perché portare oltre 500 persone in questa isola è davvero un’impresa titanica. Un’equivalenza di 2000 persone in qualsivoglia altra location. Dimenticavo l’unico festival ad avere un regista alle spalle, l’occhio artistico ed intrigante di Alejandro Rumolino che produrrà abreve un videoclip compendio di quei momenti.

E allora Luca è già iniziato il mio conto alla rovescia per Capri 2010.

Forse manca ancora qualcosa … il canto delle sirene, ma può essere benissimo il compas del tango, quel suono che ammalia e trasforma questo lungo week-end in un ricordo indelebile della vita.

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