lunedì 31 agosto 2009

Ichi the Killer, yakuza-movie sui generis


L’estetica del dolore nell’universo orientale ha una valenza che supera la sterile immaginazione, in questo campo, di noi occidentali. Ichi the Killer è un film estremo, come solo i grandi yakuza-movie sanno esserlo, capaci di impattare con un’agonia formale ed un montaggio parossistico ed ipercinetico nel cuore del pubblico. Qui è lo scontro tra due weltanschauung, quella del protagonista, eroe represso capace di insorgere se provocato con violenza incredibile e quella del suo antagonista, pervertito sadomaso capace di immolare la sua anima, ed il suo corpo nel credo della carnalità del dolore. Ma il messaggio più intenso che riesco a cogliere è quello di dover necessariamente filtrare la crudezza a volte non sostenibile delle immagini e quindi delle apparenze per abbeverarsi alla fonte primaria della vita. E se avessimo bisogno uno sciamano?

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