martedì 10 maggio 2011

Bene vs.Male? Il braccio violento della legge






Il confronto duro e manicheo tra Papà Doyle e Charnier, in un crescendo parossistico di violenza è uno degli scontri buono / cattivo meglio rappresentato nella storia del cinema. Il direttore d’orchestra di questa affascinante sinfonia della lotta sempiterna tra bene e male è il grande William Friedkin. “Il braccio violento della legge” del 1971 con protagonisti i grandissimi Gene Hackman e Fernando Rey e comprimario, anche se è riduttivo chiamarlo tale, Roy Scheider, è un film straordinario che già al primo fotogramma ci trascina nei sordidi vicoli di due metropoli New York e Marsiglia. Qui si fronteggia una squadra narcotici sui generis ( Hackman e Scheider) reduce da svariati insuccessi e un’organizzazione di narcotrafficanti al cui vertice c’è l’elegante e raffinato Rey, già attore feticcio del maestro Bunuel. È appunto la rappresentazione dei due antagonisti operata al rovescio dal regista, una delle novità più interessanti della pellicola. Man mano che si scende all’inferno il “buono” Doyle/Hackman diventa sempre più violento, dai modi spicci ed efferati, pronto a schiacciare qualsiasi cosa e qualsiasi collega pur di arrestare Rey che, malgrado a capo della gang criminale, è sempre gentile, cortese e colto. Non si può dimenticare la lezione dell’Infernale Quinlan di Welles, ovvero il confine sempre più labile tra bene e male, con il poliziotto che è disposto a falisificare ed a creare prove per esercitare il suo potere e porre a termine la sua missione. Il finale della pellicola, contribuisce ancora di più a creare sgomento nello spettatore con i malavitosi arrestati ed uccisi, ma allo stesso tempo la fuga di Rey e quindi il fallimento dell’operazione di polizia di Hackman che preso dalla foga di arrestare il boss uccide un suo collega, non rattristandosene particolarmente. Il successo del film di Friedkin deve anche molto al realismo ed al montaggio serrato delle scene d’azione e ad un modo allora inedito di raccontare la società americana che si stava aprendo a profonde ferite esistenziali. Di lì a poco sarebbe arrivato il nuovo cinema americano… anche se nessuno riuscirà a sottrarsi a questa domanda “ Fino a che punto e con quali metodi, e soprattutto a che prezzo si può combattere il male?”

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