lunedì 5 settembre 2011

Tokyo Fist... geniale


Un rampante agente assicurativo di Tokyo trascorre una esistenza ordinaria incentrata sui ritmi lavorativi e sul rapporto con la sua fidanzata Hizuru con cui vive. Casualmente mentre assiste ad un incontro di pugilato si imbatte in suo vecchio amico del liceo, Takuji, diventato pugile professionista, ma cerca di evitarlo a tutti i costi. Poco tempo dopo al lavoro lo incontra e resta sbalordito della familiarità e complicità che il compagno ha con la sua fidanzata. Il tarlo della gelosia si insinua in lui e ritenendosi vittima di un tradimento, é pronto a sfidare in un incontro all'ultimo sangue Takuji.


Una stupenda parabola sul Giappone contemporaneo, dove la società ipertecnologica si contrappone ad una realtà sotterranea ancestrale, fatta di impulsi primari, vitali ed ancestrali. Si potrebbe definire un romanzo di formazione al rovescio dove il protagonista é costretto a scendere nel mondo del suo antagonista, cambiare la sua Weltanschauung rinascere a nuova vita. Il suo corpo grazie alla boxe, deuteragonista della pellicola al pari di una livida Tokyo, si scrolla una pelle stantia ed apatica, indolente nella sua perfezione, e grazie alla sofferenza, ai lividi ed al dolore somatizzato diviene una corazza.


Uno scontro di civiltà che sceglie come arena la futuristica ed allo stesso tempo medioevale capitale nipponica, presagendo il dramma che attraverserà questa società negli anni seguenti.

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