lunedì 19 agosto 2013

Infernal affairs, crudele melo' da Hong Kong






Il melodramma ed il senso dell'onore unito ad una massiccia dose di violenza. Un cocktail che mi ha fatto amare,  fin dalla prima volta che ne ho visto una pellicola, quel fantastico cinema di genere che passa sotto il nome di Hong Kong Movies. "Infernal Affairs" é straordinario. Ogni volta che lo guardo non posso fare a meno di entrare da vittima predestinata di quel terribile e sordido vortice di inganni, tradimenti, mezze verita' e colpi di scena di questo capolavoro. Fino al bellissimo finale senza happy end. La trama é presto fatta: Il boss delle triadi ha infiltrato una talpa nel dipartimento della polizia antimafia, ed il capo della polizia ha fatto lo stesso dalla parte avversa. Una fuga di notizie ed alcune consegne di droga andate a male fanno sorgere dubbi ed interrogativi da ambo le parti. Due le talpe, ma solo una riuscira' a salvarsi. In tutta la pellicola si inseguono e corrono paralleli due sentimenti, la voglia di salvarsi e riscattare una infanzia squallida e l'amicizia virile, ma pare che quest'ultima sia solo un veloce salvacondotto per una fine prematura. Il film ha una architettura complessa, ma non di meno riesce ad affascinare grazie ad una prova maiuscola degli attori, star del cinema dell'Estremo oriente, e ad una trama davvero avvincente. Hard bolide raffinato sulla ricerca dell'identitá perduta anche se per un istante serpeggia l'amara convinzione che se la si abbandona per troppo tempo non la si riprendera' piu'. Scorsese si é ispirato per Departed, ma per una volta guardiamoci l'originale e lasciamo stare la copia, formale e poco riuscita al confronto.

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