martedì 19 gennaio 2016

Il Basso catartico di Vitous




 Un poker d'assi  servito per Vitous ( Corea, Garbarek, McLaughlin, DeJohnette) per un classico disco ECM. Universal Syncopations gronda di quelle sonorità tipiche della etichetta di Manfred Eicher, dove l’improvvisazione è misurata e non esce dai binari di una autorevolezza jazzistica. Il talento dei quattro non diventa solo una mera profusione di tecnica ma una resa sontuosa della personale visione di Vitous che adopera gli altri strumentisti come grimaldelli per scardinare l’ovvietà manieristica che potrebbe inficiare il lavoro. Al di là di tutto, emergono i duetti inarrivabili fra il bassista e il sax nordico di Garbarek che creano una onda di pura delizia sonora.

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