martedì 19 gennaio 2016

Ragas and Sagas: Il meraviglioso dialogo sonoro tra Oriente e Occidente




Quando l’Oriente incontra l’Occidente, musicalmente parlando. Un disco sublime che affianca due giganti quali Jan Garbarek e Ustad Fateh Ali Khan in un caleidoscopio sonoro all’insegna della sacralità perduta. Nella produzione musicale contemporanea ritengo questo album ECM del 1992 il tenativo più compiuto di coniiugare i due mondi anche attraverso l’uso di strumenti diverissimi tra loro, in senso squisitamente etnico, con l’utilizzo della voce quale elemento insieme al sax a guidare la polifonia. Non stiamo parlando di un insulso disco commerciale dal sapore plastificato new age, ma di un lavoro difficile, che richiede meditazione ed un ascolto profondo che non può prestarsi alla distrazione dell’ambient music o alla liquidità degli mp3 a bassa resa qualitativa. Forse la musica può risultare, alla luce anche delle vicende che sono seguite post pubblicazione, l’unico vero antidoto alla lotta feroce che sta inseguinando le due regioni geografiche del mondo. Non posso che lasciar fluire i miei ricordi e viaggiare la mia mente libera nel dialogo fra Jan e Ustad. Questo disco è davvero una autostrada per la liberazione dai pregiudizi culturali. 

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