lunedì 18 gennaio 2016

Jarrett e i seventies rivoluzionari




Un disco fenomenale da brividi con un trio che ha fatto la storia del jazz e non solo. Un Keith Jarrett in stato di grazia, staimao parlando degli anni’70 accompagnato da due talenti del calibro di Charlie Haden e Paul Motian. Sei brani che spaziano tra echi di free jazz, musiche latineggianti, virtuosismi spericolati. L’ho ascoltato quattro volte di seguito e ad ogni ripetuto istante mi pervade  quella freschezza innovativa e quell’impeto rivoluzionario, che solo gli anni settanta riuscivano a regalarci.Piece for Ornett e Song for Che bucano i confini temporali ed ancora oggi, a più di quarant’anni di genesi offrono un magnetismo senza eguali. Se a questo vi aggiungiamo la cura e la qualità sonora della ECM del guru Eicher, allora si può a ragione annoverare questo album fra i capolavori del genio assoluto Jarrett. IMPERDIBILE.

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