domenica 11 marzo 2012

No New York, nasce nella Grande Mela la No Wave


Tra le notizie più positive in campo musicale negli ultimi anni, la ristampa di un capolavoro dello sperimentalismo anni'70: La leggendaria compilation No New York.


Un tuffo nella creatività "marcia' e "irrequieta" della grande mela di warholiana memoria. Sedici tracce per quattro seminali band del periodo: i Contortions di James Chance ed il suo sax maledetto, la regina del male Lydia Lunch con i Teenage Jesus & the Jerks, i Dreaming Mars ed il genio assoluto di Arto Lindsay con i DNA. Un mix travolgente di free jazz, dissonanze sonore, funk sporco e garage rock alla Stooges.


Una compilation che ha rappresentato per molti artisti post punk una bibbia cui attingere per sonorità ed attitudini mentali e che darà luogo al fenomeno no ave, ristretto musicalmente ma di grandissima incidenza. Mi verrebbe da dire, appoggiando la puntina, ma ora bisogna dire premendo play, si é scaraventati in un inferno sonoro che apparentemente sembra cacofonica in realtà rumorismo elevato ad arte. Il disagio esistenziale della Lunch merita davvero un approfondimento nella sua discografia, mentre gli altri tre gruppi consegnano in questa compilation le loro performance migliori.


No New York un vero inno all'anarchia, firmato obviously Brian Eno.


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