Un viaggio nel conturbante universo sonoro della cocktail music, la lounge più autentica, sorseggiando un Martini, eccitandosi al fruscio caldo della puntina del proprio giradischi che affonda nel solco consumato di una traccia di Henry Mancini, di Yma Sumac. Rimpiangendo, magari come me che non li ha vissuti i sixties ed i primi seventies. Mondo Exotica di Francesco Adinolfi è un volume che non può mancare nella biblioteca di ogni musicofilo, degno di questo nome, perché copre in sole 500 pagine un universo spesso ignorato dalla bibliografia musicale. Come dice nel puntuale sottotitolo, suoni, visioni e manie della Generazione Cocktail. Ed allora partiamo per un volo siderale nello Space Age Pop, sognando le orchestre di Les Baxter e le sofisticate dark ladies del noir americano tanto care a Dashiell Hammett. Bellissimo poi il capitolo riservato al jazz criminale e quello dedicato alla spy music nostrana. Una rassegna di numi tutelari che ancor oggi mi provocano dei brividi, accanto al pluricelebrato Morricone, i grandissimi Piccioni, Ferrio, Bacalov , Trovajoli, Ortolani. La bibliografia alla fine del volume vale da sola l’acquisto. L’ho divorato in un lontano pomeriggio piovoso veneziano dieci anni fa…
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento