L’etichetta della musica totale.
Così si definisce la Cramps records, una label leggendaria in Italia soprattutto perché fin dagli anni’70 ha diffuso artisti di qualità nella nostra Penisola, rendendo accessibile alle masse sonorità e stili musicali colti e mai banali.
Ho deciso di scrivere questo post dopo aver visto in bella mostra in un piccolo negozio di dischi di Mestre l’opera omnia degli Area. Basterebbe questo a fare della Cramps un mito. Si pensi che il suo catalogo esordisce con niente di meno che Arbeit Mache Frei dei già citati Area ed il lavoro omnimo di John Cage.
Sbirciare on line i tesori di cui dispone equivale davvero a fare un salto nel passato e ritrovare l’entusiasmo perso di fronte a molte banali uscite contemporanee. La discografia degli Area si è arricchita fino a raggiungere quota undici uscite con The Essential Box Set, una pubblicazione che include i sei capolavori (Arbeit Macht Frei; Caution Radiation Area; Crac!; Are(A)zione; Maledetti, ed Event ’76)più un booklet di oltre trenta pagine che racconta vita , purtroppo morte, ed i tanti miracoli di una band che con la sua comparsa ha sconvolto il quieto vivere della musica tricolore.
Imperdibili, anche se più ostici all’ascolto i lavori di Demetrio Stratos che modulava la voce come uno strumento dalle inusitate risorse e qualità. Una perla è senza dubbio il box dvd + 2 cd+ libro del concerto omaggio al grande leader degli Area. Un evento che vide scendere nel 1979 fianco a fianco artisti quali Eugenio Finardi , i Kaos Rock, Roberto Ciotti, gli Skiantos, Venditti e Vecchioni. Una testimonianza forse un po’ datata di un’epoca irripetibile che vide tanti giovani tentare l’assalto al cielo. Con la collana Nova Musicha, siamo poi dalla parte di John Cage, indiscusso maestro dell’avanguardia musicale e delle sue riflessioni sul valore ontologico del suono e degli oggetti, ma anche dell’elettronica di Robert Ashley o le ricerche di David Tudor.
Nella collana DiVerso, L’insieme delle più “significative intelligenze esecutive” internazionali per la ricerca di una diversa sonorità nell’ambito musicale e strumentale articolata in 12 volumi, attenzione puntata sulle improvvisazioni del geniale Derek Bailey e su Straws di Steve Lacy. Brani dedicati dal grande sassofonista ad icone del calibro di Stravinskij e Janis Joplin. Il progressive di casa nostra non banalizzato emerge nelle ristampe di lavori Arti + Mestieri, Roberto Ciotti e Claudio Rocchi, mentre un grande encomio va al rigore filologico ui è improntata la collana sulla musica futurista.
Infine da non perdere le compilation Rock 80, Anthologia funk ed Anthologia New wave. Impossibile rimanere impassibili ed immobili nel riscoltare Skiantos, Faust’O, Gaz Nevada, Neon Undeground Life…
Cramps… un’etichetta mai banale.
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