martedì 12 aprile 2011

Lungo i bordi... scorre la musica dei Massimo Volume



Si avvale della mano di uno dei musicisti più colti e geniali della scena nazionale, Faust’O, Lungo i Bordi, il lavoro più riuscito dei Massimo Volume.


Il secondo lavoro del gruppo bolognese entra nel cuore dei fans grazie ad un connubio riuscito fra liriche poetiche e sonorità rock che spaziano dal rumorismo più acceso allo straniamento post punk e new wave caro a Joy Division e Nick Cave. Mi verrebbe da dire man mano che la puntina avanza sul vinile, tanto il lavoro mi ricorda gli LP di una volta, si scivola “dolcemente” verso nervose schitarrate che illuminano visionari ed immaginifici film noir. La title – track è un capolavoro cupo di ansie giovanili, con il basso marziale , angosciante e metallico che ritorna anche in "Fuoco Fatuo". Chiude “Ravenna” sonnolento folk da reminiscenze d’oltreoceano. Ed allora rifletto su questo disco tutto da ascoltare e da vivere, perché come dicono i Massimo Volume .. il tempo scorre lungo i bordi… nel limite dove abita la poesia…


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