Uno dei film più inquietanti del cinema anni’70 che da sempre resta unom dei preferiti di Tarantino e capostipite di molti slasher movies, diretto da uno straordinario maestro della fotografia, Aldo Lado. L’Ultimo treno della Notte, sorretto da una sceneggiatura serrata e piena di suspence, mette al centro dell’azione la violenza allo stato puro perpetuata da due teppisti Flavio Bucci e Gianfranco De Grassi, che violentano e poi uccidono due ignare adolescenti interpretate da Dalila Di Lazzaro ed Irene Miracle su di un treno proveniente dalla Germania per Verona. Dopo l’assassinio fuggono e si ritrovano per uno scherzo del destino in casa del padre di una delle vittime, un professore interpretato da un grandioso Enrico Maria Salerno. Sarà la fine della loro scia di violenze.
Si respira il pieno clima mefitico e pesante degli anni’70 fatto di violenze, inquietitudini e pruriti sesseuali, brutalità gratuita. Ancora oggi l’atmosfera claustrofobica che emerge, grazie alla geniale trovata di girare la maggior parte delle scene su un vagone, rende questa pellicola una delle più dure da digerire dell’epoca. Grazie anche alla caratterizzazione di Flavio Bucci che rende il suo personaggio uno dei villain più insopportabili della cinematografia b – movies italiana.
Nella trasformazione dell’innocuo professore in uno spietato aguzzino c’è forse una catarsi compiacente, specialmente per un’epoca inquinata da fatti di cronaca tremendi,e che vedeva spesso lo spettatore cercare nel cinema stili e modelli dove poter riversare la sua voglia di vendetta.
Da rivedere assolutamente!
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