mercoledì 10 ottobre 2012

Carlo Paolantoni: Ci sono serate in cui metti il cuore, altre in cui metti solo la testa, e la cosa che mi piace è che la gente in sala se ne accorge, reagisce di conseguenza! Sei triste e loro ballano malinconici e intensi, sei allegro e loro sorridono mentre ballano, non so perché, ma è una comunicazione che funziona, è quello che fa speciale ogni serata


Doppio status, organizzatore di grandi eventi e di uno dei festival di riferimento in Europa, ma anche dj raffinato  con un occhio sempre puntato sulla pista, pronto ad intuire in anticipo le esigenze dei ballerini. Carlo Paolantoni si confessa, svelando l'evoluzione del gusto musicale, che si traduce nell'evoluzione dello stile di ballo. Un talento al servizio del pubblico… e del tango...





I tuoi inizi. Presumo come tutti che il tuo primo approccio sia stato con la pista. Cosa ti ha spinto a fare il salto in consolle? Una scelta ponderata o é stato frutto della casualità?



All´inizio qui a Roma il tango era molto limitato da un punto di vista di scelte musicali, legato più che altro a quei pochi cd che si trovavano o che qualcuno riportava da Buenos Aires, quindi una volta andato là e aver riportato una valigia di cd, abbiamo iniziato a proporre brani diversi, anche moderni, al nostro dj abituale e per divertimento provavo a fare delle tande, che poi funzionavano.



Ai tuoi esordi quali erano i gusti dei tangheri? Ci sono differenze significative con la scena attuale?



Direi che la differenza maggiore è che all´epoca se in un tango si sentiva il rumore della puntina significava che era una cattiva registrazione, oggi se si sente fa "moda vintage", al di là di questo, forse oggi i ballerini stanno più sui brani ritmici, su tempi e controtempi, quando ho iniziato c´era più attenzione ai melodici per ballare tempi lunghi e pause, ma credo dipenda soprattutto dalle proposte dei dj, che ormai certe selezioni le hanno abbandonate. Da noi richiedono melodici in altre li vogliono ritmici, il mondo è bello perché è (sempre più) vario.



Ricordi la tua prima serata in consolle?



Certo che si! ricordo di essermi preparato le tande, i cd, le scalette, tutto insomma, ma alla fine ricordo solo la tensione durante tutta la serata, che oggi sarei pronto a giurare che non è durata più di mezz´ora! passata interamente nascosto dietro la consolle!





Dalla difficoltà della ricerca dei brani su cd spesso masterizzati, all'esplosione del web , e la conseguente relativa facilitá nel reperire la musica. Secondo te questo cambiamento epocale ha cambiato il modo di lavorare del DJ?



No, non ha cambiato il loro modo di lavorare, ha cambiato proprio il significato della parola "musicalizador". Un tempo a Roma ci stavano 6 milonghe, con 7 persone che mettevano musica, oggi ci sono 40 milonghe con 200 dj, e non passa settimana senza che qualcuno venga a proporsi di mettere musica da noi, perché "ha dei brani bellissimi che ha trovato su internet e che nessuno mette mai", io gli rispondo in maniera vaga, ma con tutta questa richiesta li ritrovi la settimana dopo a mettere musica da qualche parte. Purtroppo i ballerini non scelgono in base a chi mette musica e troppi gestori propongono solo chi costa meno o ha più amici su facebook, quella che ci rimette è la figura del musicalizador, mischiata e confusa tra tanti altri "che hanno scaricato un sacco di tanghi nel pc".





Quando costruisci mentalmente la tua serata? Molto tempo prima, durante il viaggio per arrivare in milonga, oppure improvvisi attimo per attimo?



All´inizio mettevamo musica con una sola piastra quindi era necessario prepararsi tutto in anticipo, poi con il computer ho iniziato a preparare le tande scegliendole in maniera più rapida, la grande scoperta per me è stato il preascolto! mi ha cambiato il modo di lavorare sulla musica e adesso riesco davvero ad esprimere molto meglio la serata momento per momento, è una bellissima sensazione. Purtroppo con i ritmi che ho non riesco ad anticiparmi mentalmente la serata, per cui le prime tande servono a me per capire chi ho in sala e alla sala per capire come sto io quella sera!



Ti é mai capitato di annoiarti durante una serata, di aver compreso tardivamente che forse quella milonga non riusciva a darti le giuste motivazioni e non vedevi l'ora di finire? Accetti sempre tutto quello che ti propongono o cerchi di fare una selezione preferendo location affascinanti e serate con amici?



Ci sono serate in cui metti il cuore, altre in cui metti solo la testa, e la cosa che mi piace è che la gente in sala se ne accorge, reagisce di conseguenza! Sei triste e loro ballano malinconici e intensi, sei allegro e loro sorridono mentre ballano, non so perché, ma è una comunicazione che funziona, è quello che fa speciale ogni serata.



Come definiresti il tuo stile? Si é evoluto nel tempo ? Ed in quale direzione? Cosa può influenzarti in una serata, il pubblico, i ballerini, l'acustica della location, la durata della tua performance...



Il mio stile? Musicalizador da milonga! non credo sia uno stile particolare, parto dal presupposto che un dj debba lavorare per: 1) il locale 2) i ballerini 3) il tango. Se il locale mi chiede un determinato tipo di musica io la metto, non impongo le mie preferenze, una volta capito questo mi imposto per far stare il meglio possibile le persone in sala, cercando di interpretare i loro gusti, senza stravolgere però quello che nella mia testa è il tango. Purtroppo vedo molte persone che ragionano all´inverso: impongono le proprie selezioni, incuranti dei gusti dei ballerini e delle esigenze del locale, come se fossero su di una cattedra e che nessuno può dirgli nulla.





Spesso capita in alcuni eventi di condividere la serata con un/a collega. Preferisci lavorare generalmente da solo, o se in coppia con chi hai feeling? Oppure, ami il brivido di sperimentare con un collega mai ascoltato fino ad allora?



Adoro mettere musica con altri, mi carica, mi diverte, crea un´energia che si trasmette dalla consolle a tutta la sala, ai ballerini, che si divertono insieme a noi! Sono sicuramente le serate che ricordo con più piacere.



Se qualcuno ti chiede il nome di una traccia, gliela dici, magari consigliando il cd dove é inclusa, oppure lo inviti ad avventurarsi in una faticosa ricerca?



Gli dico il titolo, l´autore e se hanno una pennetta usb gliela passo, in un´epoca in cui chiunque può trovare qualsiasi cosa e su ogni telefono c´è un programma di riconoscimento della musica non ha senso negare le cose, tanto li potrebbero trovare in altro modo.





Il pubblico ti molesta in consolle con richieste assurde. Cerchi di accontentarlo oppure fai capire chiaramente che non sei un jukebox?



In linea di massima gli dico di no, perché devo mantenere la mia aria da burbero! ma poi se la richiesta non è assurda ed è possibile inserirla nell´onda che sto cercando di creare, trovo il modo di accontentarli.



Ti piace ballare ed ascoltare i tuoi colleghi, gustare le selezioni altrui e stili differenti dalle tue esecuzioni?



Ballare è la cosa che mi piace di più in assoluto! Se non metto musica io, mi diverto molto di più: non mi piace sapere in anticipo la composizione della tanda. Il mettere musica ha solo rovinato un poco la percezione che ho di chi mette musica, per questo se so che il dj non mi piace preferisco non andare a ballare, se tutti facessero come me ci sarebbe molta più professionalità dietro la consolle.





Ritieni che il modo di musicalizzare sia differente per macroaree geografiche ? Argentina, Nord Europa, Est Europa, Mediterraneo... o tutto il mondo é paese?



Non ho una grande esperienza su questo, viaggio molto poco ma i in questi anni ho visto certe caratteristiche che prima erano tipiche dei musicalizador nordeuropei diventare parte dei nostri, mentre altre, tipiche degli argentini, i nostri le hanno perse. L´onda attuale è sempre più spesso molto bassa, senza energia e credo che questo tolga molto sapore alle serate.





Ti piacerebbe avere un locale solo per te, arredarlo con l'impianto adeguato ai tuoi desideri, cercare di creare un'onda che ti soddisfi oltre a suonare quando ne hai voglia e creare un calendario di eventi a misura dei tuoi gusti?



Mmmmmm un altro? Dai basta!



Le classiche domande a bruciapelo, vietato non rispondere:



Tre orchestre che non possono mancare in una serata.

Considerate tutte le orchestre che ci sono (e che già tutti passiamo) e i gusti attuali che sono così cambiati, direi che non dovrebbero "più" mancare: Troilo, Di Sarli e Pugliese



Le tue tre orchestre preferite, che possono essere anche diverse dalle precedenti.

Di sarli, Biagi, Troilo



Suggerisci una tanda di tango strumentale, una tanda di tango con cantante, una di vals ed una di milonga



Tanghi strumentali di Carlos Di Sarli : Don Juan-El Once- Organito de la tarde-Nueve Puntos



Tanghi di Lucio demare, Canta Raul Beron : Una Emoción - Solamente ella - Tal Vez Será Su Voz - Oigo Tu Voz



Milonghe di Miguel Calò : Azabache - Milonga Antigua - Milonga Que Peina Canas



Vals di Roberto Firpo: El Aeroplano-Noche Calurosa-Olga



Quali sono le tre orchestre o cantanti che non sopporti?



Non ho pregiudizi di parte, ad esempio mi piace molto Julio Sosa ma in milonga non lo metto mai, ci sono orchestre belle ma non ballabili oppure che hanno fatto bei brani, ma la cui versione più famosa l´ha registrata un´altra orchestra, ed io preferisco far ballare brani che si conoscono bene, per far esprimere i ballerini al meglio.



Quale é l'orchestra più sottovalutata dal grande pubblico e quale la più sopravvalutata?



Bellissima domanda alla quale credo sia impossibile rispondere, perché il pubblico cambia da milonga a milonga, da serata a serata, sta al musicalizador capire quello che i ballerini vogliono in quella serata ed in quella milonga.



Le tue tre serate top ( a giudizio tuo ovviamente...)



Tengo in archivio tutte le serate che ho fatto, dall´inizio, ogni tanto a fine serata, vicino ci metto un commento: "bellissima", puntualmente dopo un paio di mesi lo rivedo e lo cancello per metterlo su un´altra, le mie serate Top? Spero le prossime tre!



Siamo meno seri: i dj rimorchiano ? Quante storie hai avuto con i tuoi colleghi?



Essere sulla consolle ti mette al centro della mirada, delle critiche e degli apprezzamenti, il comportamento di ognuno è messo sotto esame, se ti mostri disponibile al rimorchio, rimorchi eccome! Dipende tutto da te.

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