sabato 21 marzo 2009

Il marchio di KRIMINAL


La storia ha voluto sancire in termini di vendite, Diabolik, quale numero 1 del fumetto nero italiano, ma con tutto il rispetto, per me, the number one is: KRIMINAL! Max Bunker e Magnus, in piena temperie pop art e dolce vita, creano nel 1964 questo magnifico personaggio di criminale, ladro ed inguaribile seduttore, dotato di una personalità unica per la sua complessità nell'epoca. A parte lo strepitoso costume, morbosamente erotico, Kriminal si muove in ambienti iper corrotti, una vera giungla dove tutti sono colpevoli e pagano il fio di esistenze spregiudicate. Come in Diabolik, il protagonista Anthony Logan ha una esistenza tormentata e trova il suo alter ego nell'antagonista-poliziotto, Ginko in Diabolik, ivi Milton di Scotland Yard. Certe volte rileggendo i vecchi albi sembra quasi che Kriminal sia un James Bond nero, data la sua voracità sessuale e l'aria da fottuto sbruffone. Qualcuno impegnandosi potrà recuperare anche due pellicole, gratificate da splendide musiche e colori pop, l'omonimo Kriminal è del maestro Umberto Lenzi. Molte le censure che ricevette all'epoca, ma il grande Magnus è sempre stato al di là del bene e del male.

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