domenica 15 marzo 2009

The Texas Chainsaw Massacre: il clangore della motosega mi mette sempre i brividi


Mi ha sempre fatto una paura boia il rumore della motosega, quel clangore metallico e vibrante che riesce a tranciare qualsiasi superficie, e forse in cuor mio diffido di chi la usa. A ridurmi così, in questo stato sospettoso una delle mie pellicole preferite di ogni epoca: The Texas Chainsaw Massacre, in italiano Non aprite quella porta. Un capolavoro del 1974 firmato dal grandissimo Tobe Hooper. Un gruppo di amici in viaggio nel Texas, che deliberatamente il regista riempie di tutti gli stereotipi possibili, si imbatte in una sanguinolenta famiglia di cannibali che si diletta ad ammazzare tutti gli automobilisti di passaggio, salvo poi allestire succulenti banchetti con le loro carni. Indimenticabile però è il grande Leatherface, bestione orrendamente mutilato in volto, che si aggira accompagnato della sua fidata motosega, squartando e tagliando chi gli capita a tiro. E' l'america post vietnam che si interroga sugli errori delle utopie pacifiste, ma anche interventiste e che inizia a richiudersi in se stessa, trovando però un orrore quotidiano . La pellicola cult assoluto di tante generazioni di cinefili horror, io mi ci metto fra questi, fu prodotta in modo indipendente con un risicato budget, sbancando poi i botteghini di mezzo mondo. Quanto la vorrei anche io, certe volte, una motosega...

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